Pesaro, 18 aprile 2014 - «FELICI di essere nati» nel 2013 tocca quota centosessantanove. Tanti sono i bambini che avendo partecipato al pomeriggio di festa organizzato dal Centro aiuto alla vita (Cav) di Pesaro a Palazzo Gradari, oggi riempiono di meravigliosi sorrisi le pagine del nostro giornale, stretti tra gli abbracci di fratelli e sorelle. Loro, i volontari dell’associazione «composta da famiglie che aiutano altre famiglie a crescere», a fine giornata sono esausti, ma rincuorati «di constatare — spiega la presidente Giovanna Giacchella — l’entusiasmo e tanta partecipazione ad una manifestazione che testimonia l’importanza civica di una collettività che si attrezza per accogliere i nuovi nati. Siamo stati orgogliosi di vedere che c’è coraggio. Si guarda al di là della contingenza e si pensa al futuro».

NATURALMENTE il pensiero va al basso tasso di natalità collegato in parte alle attuali difficoltà di mettere su famiglia. «Letteralmente un laboratorio di equilibrismo quotidiano» osserva, infatti Giacchella, ripensando alle divertenti performance di Filippo e Mirko, i due clown che hanno animato la festa, giunta quest’anno alla nona edizione. «Alla base di un’interruzione di gravidanza possono esserci tante ragioni — continua la presidente del Cav — dalla precarietà del lavoro alla fragilità dei legami: l’importante è però non perdere la speranza. Molto spesso si rinuncia ai figli per mancanza di aiuto e prospettive e ciò avviene nella più completa solitudine. La nostra esperienza ci insegna invece che tutto cambia se chi si trova nelle condizioni di diventare genitore è veramente libero di scegliere avendo la possibilità di confrontarsi e verificare che è possibile trovare un appoggio».

UNA STAFFETTA solidaristica tra persone che nel 2013 ha aiutato 23 bambini a nascere: «Sì. Quella dell’ascolto è la fase più delicata: a turno, due volte la settimana siamo presenti in via Nanterre nell’area del consultorio familiare. Altrimenti la nostra sede è in via Branca al numero 29 (0721 33044 il telefono; centroaiutovita.ps@libero.it l’indirizzo dove inviare email). In generale è necessario proporre risposte efficaci e flessibili per le giovani famiglie come asili domiciliari ed aziendali, perché la difficoltà di conciliare i tempi del lavoro con quelli di cura è una discriminante capace di condizionare realmente le scelte di coppia. In questa direzione molto è stato fatto, ma altrettanto c’è da fare».

IL CONSENSO riscosso dalla manifestazione, del resto è la prova che «dare attenzione alla famiglia è un tema sentito — conclude la presidentessa Giacchella —. Oltre all’impegno dei volontari, concorrono all’operatività del Cav la Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro, il Comune di Pesaro, l’Arcidiocesi di Pesaro, i Lions club e la generosità di tanti cittadini privati».