Pesaro, 22 aprile 2014 - UN TURISTA, e solo lui, ha la chiave d’accesso per la stradina che da Fiorenzuola scende verso il mare. Ha avuto il via libera direttamente dall’ufficio viabilità del comune di Pesaro. Massimo D’Angeli della comunità del parco di San Bartolo, dice: «Siamo su scherzi a parte».

Sotto accusa è il dirigente della viabilità che ha consegnato le chiavi del lucchetto ad un residente in Lussemburgo che così può arrivare in auto fino al mare mentre il bus navetta estivo si deve fermare a metà percorso per la presenza dello sbarramento. «Il comune si riprenda subito le chiavi di quel cancello e il dirigente che le ha consegnate si dimetta subito: come ha potuto fare di testa propria favorendo un privato (ex proprietario di frustolo di terreno) due giorni prima che il consiglio comunale votasse per avviare la causa di usucapione?» ha detto Stefano Mariani, consigliere comunale. La strada del mare, tortuosa e unica nella falesia sotto il borgo, è lunga circa due km. Si tratta di una discesa risistemata negli anni ’50 con il cantiere scuole per disoccupati, ristrutturata e asfaltata nel ’75 col via libera dell’ente parco San Bartolo, ai tempi della presidente Nadia Regnoli.

PER PROTESTARE contro il comune di Pesaro per aver concesso quella chiave, ieri mattina si sono ritrovate una decina di persone davanti alla catena che ostruisce il passo. Tra loro lo stesso Stefano Mariani, Davide Manenti consigliere del Parco san Bartolo, Jolanda Filippini, Paola di Jacovo, Maria Nada Benedetti. Stupore tra i tanti che risalivano e scendevano a piedi al mare. Quella strada è straordinariamente bella, unica, in tutta la falesia del Parco san Bartolo, ha scorci sul mare ma anche sul borgo, le mura e il campanile della vecchia chiesa Sant’Andrea. Ma i due chilometri d’asfalto fino al mare sono un tracciato inquietante di cartelli e divieti. Ma non per tutti.

Claudio Vincenzetti