Pesaro, 22 aprile 2014 - HANNO LAVORATO tranquilli, probabilmente la notte di Pasqua, tra sabato e domenica scorsi. La villa dove abita Giancarla Camillini (di una storica famiglia di imprenditori edili), in via Rossini, a Bottega di Colbordolo, era disabitata: nessuno dentro, la signora dormiva in un’altra abitazione, e il grande parco che circonda la casa ha di fatto isolato e quindi protetto l’attività dei ladri. Il furto è stato scoperto ieri mattina intorno alle 10 e 30 dalla stessa proprietaria, che quando è rientrata ha visto tutto aperto e si è accorta subito della razzìa. I ladri hanno aperto, dal lato posteriore, un armadio blindato, situato vicino alla camera padronale, di quelli che tanti anni fa fornivano le banche a protezione dei valori di famiglia, e si sono portati via tutto quanto contenuto all’interno. «E cioè — dice sconsolato il figlio della proprietaria, Lorenzo Liera, anche lui imprenditore — i valori e soprattutto i ricordi di tre generazioni per un totale di circa 150mila euro. E’ la terza volta che vengono da noi: 14 anni fa ci presero una macchina, 8 anni fa si portarono via una camionata di tappeti, quadri e argenteria. Questa volta credo che si siano serviti di basisti presenti in zona, che hanno avvertito la banda su quando fosse il momento migliore per entrare, e cioè quando la casa era disabitata». L’abitazione, immersa in 5mila metri quadri di parco, non ha allarme, almeno attivato, non ci sono videocamere, e non risulta che per ora ci siano neppure testimoni che abbiano visto o sentito nulla.

SUL POSTO, ieri mattina, i militari del Nucleo investigativo di Pesaro, che hanno svolto tutti i rilievi necessari all’identificazione dei responsabili. I quali sono entrati da un portone a piano terra, che dà su un salone, forzandolo con un piede di porco. Al momento, non risulta che abbiano lasciato tracce importanti: hanno agito con i guanti, e visto che c’erano si sono portati via anche la macchina del caffè.

ale.maz.