Urbino, 22 aprile 2014 - Gli otto organizzatori del rave party di Pasqua saranno denunciati dalla questura per er una serie di violazioni penali e amministrative. Si tratta di persone di età compresa fra i 26 ed i 40 anni, per lo più provenienti da altre Province di Bologna, già noti in quanto coinvolti in passato nell’allestimento di simili eventi. A

Verrà loro applicata la misura di prevenzione del divieto di ritorno nel Comune di Fossombrone; la questura del Capoluogo contesterà violazioni penali ed amministrative connesse all’organizzazione non autorizzata di uno spettacolo pubblico, mentre il Corpo Forestale dello Stato procederà nei loro confronti ed in quelli di 40 proprietari di autoveicoli lasciati parcheggiati nei terreni demaniali, per violazioni amministrative in materia di tutela ambientale.

Il rave, al quale hanno partecipato 450 persone, si è tenuto tra il giorno di Pasqua e la sera di Pasquetta, nelle campagne delle 'Cesane' a Fossombrone, a ridosso di Urbino (foto). L'appuntamento per un party in mezzo ai boschi era stato fissato tramite i social network trasformando un luogo di pace e silenzio percorso da escursionisti e camminatori in una discoteca a cielo aperto.

In una nota, la Questura spiega che visto ‘’l’elevato numero di presenze e la particolare morfologia del luoghi’’ si e’ preferito evitare di interrompere il raduno con interventi che ‘’avrebbero potuto comportare gravi rischi per l’incolumita’ pubblica’’. Poliziotti, carabinieri e agenti del Corpo forestale dello Stato hanno pero’ sorvegliato l’area per tutta la durata dal rave, identificando circa 200 persone.