Pesaro, 6 giugno 2014 - Il tribunale di Pesaro contro tutti. Il piccolo Federico di Fano, affetto dal morbo di Krabb, deve essere curato a qualunque costo con le staminali attraverso il medoto Stamina. Una sfida che tre giudici pesaresi hanno lanciato (a loro insaputa) anche al Csm, che solo ieri ha letto l’ordinanza firmata il 3 giugno scorso dal presidente del tribunale di Pesaro Mario Perfetti che nominava il dottor Marino Andolina commissario ad acta per far effettuare infusioni di staminali al piccolo Federico, visto che tutti i medici degli Spedali Riuniti di Brescia si rifiutano di farlo. E il Csm ha inviato ieri alla I commissione consigliare e alla Procura generale della Corte di Cassazione di un fascicolo sulla decisione dei magistrati di Pesaro in merito al caso Stamina.

Questa reazione del Csm è dovuta al fatto che il dottor Andolina è sotto inchiesta a Torino insieme ad altre 19 persone per associazione a delinquere finalizzata alla truffa nell’aver contrabbandato il metodo Stamina come cura per malattie gravi. Ma se questa è l’opinione della procura di Torino, non lo è evidentemente per i giudici pesaresi i quali hanno inviato gli atti alla procura di Brescia per far aprire un fascicolo processuale contro i medici degli Spedali di Brescia che si rifiutano di curare col metodo Stamina il bambino fanese malgrado le ordinanze dei giudici.

La storia del piccolo Federico parte dai no del giudice del lavoro all’autorizzazione di sottoporlo a infusioni col metodo Stamina. Ogni volta però, in sede di reclamo, è stato ribaltato questo giudizio. Fino alla firma di due ordinanze di nomina di commissari ad acta ad opera del presidente del tribunale Mario Perfetti (a latere Carla Fazzini e giudice relatore Vincenzo Pio Baldi) che il 20 maggio scorso nominò il presidente dell’Ordine dei medici di Brescia Ottavio Di Stefano oltre a condannare gli Spedali a pagare 2000 euro di spese legali. Il 30 maggio scorso, il dottor Di Stefano ha rifiutato l’incarico.

Per questo, la famiglia Mezzina ha subito chiesto con l’avvocato Tiziana Cucco al presidente Perfetti un altro provvedimento di nomina indicando il dottor Andolina come commissario ad acta a cui demandare il compito di reclutare i medici per applicare il metodo Stamina. E il tribunale a firma Perfetti (che ieri non ha voluto commentare mentre la mamma di Federico, Tiziana ha detto: «Chissenefrega dell’inchiesta di Torino») ha autorizzato la nomina censurando l’ostruzionismo degli Spedali di Brescia nel rifiutarsi di procedere con la cura dicendo che l’«obiezione di coscienza non ha fondamento giuridico né logico» visto che i medici hanno effettuato il trattamento Stamina fino a poche settimane fa.

ro. da.