Pesaro, 13 giugno 2014 - Questa mattina l’Associazione Nazionale Carabinieri ha nominato l’avvocatessa 36enne Lucia Annibali socia «Benemerita» (foto) della Sezione di Pesaro. «Vi voglio bene — ha esclamato il generale Comandante della Legione Carabinieri Marche Claudio Cogliano, — ha dato forza a noi».

In un anno è diventato molto di più di un rapporto tra vittima di violenza e investigatori, praticamente un legame di famiglia, quello tra i carabinieri e Lucia Annibali, l’avvocatessa pesarese sfigurata con l’acido. Da quella sera del 16 aprile 2013, quando la donna venne aggredita da due albanesi mandati dall’ex fidanzato di lei, l’avvocato Luca Varani, i carabinieri sono diventati per Lucia gli «angeli custodi».

Accompagnata dalla madre Lella, dal fratello Giacomo e da un’amica, Lucia ha ricevuto commossa dall’ispettore dell’Anc Marche generale Tito Baldo Honorati le insegne dell’Associazione (foulard, cappellino, borsa), la tessera e una targa.

Alla cerimonia, svoltasi al Comando regionale dell’Arma, c’erano tra gli altri il comandante regionale dei Carabinieri Claudio Cogliano e il tenente colonnello Giuseppe Donnarumma, comandante provinciale dei carabinieri di Pesaro, quelli che hanno brillantemente risolto il caso. Per tentato omicidio e stalking il Gup di Pesaro Maurizio Di Palma ha condannato con rito abbreviato Varani a 20 anni di carcere e i due albanesi autori materiali dell’aggressione, Altistin Precetaj e Rubin Talaban, a 14 anni di reclusione.

Lucia Annibali ha ripercorso i giorni difficili dopo l’agguato, in cui i carabinieri le sono stati sempre vicini. «Per me siete come una famiglia — ha detto Lucia — vi voglio bene. Mi avete fatto sentire protetta, carabinieri fantastici, avete acciuffato i cattivi per me». I militari a loro volta hanno trovato rassicurazione nell’avvocatessa, «donna di straordinaria vivacità e bellezza — l’ha definita il generale Cogliano — . I carabinieri danno sicurezza ma hanno anche bisogno di riceverne dai cittadini: in questo caso la forza l’abbiamo presa da te». 

l.d.