Pesaro, 18 giugno 2014 - Cinquanta indagati e circa 3mila tonnellate di falsi prodotti biologici sequestrate dalla guardia di finanza di Pesaro che, insieme all'ispettoraro Repressioni frodi del ministero delle Politiche agricole, ha disposto il sequestro preventivo di oltre 20 milioni di euro in beni, corrispondenti al profitto dell'associazione per delinquere transnazionale.

Sono stati sottoposti a sequestro preventivo beni mobili e immobili, fra i quali terreni, edifici, conti correnti e autovetture. I soggetti sono indagati per traffico illecito di granaglie provenienti da paesi Ue ed extra Ue, falsamente certificati come derivanti da agricoltura biologica e destinati al mercato nazionale ed europeo.

Nel corso delle attività investigative, coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Pesaro sono emersi elementi probatori nei confronti di quattro soggetti responsabili di aver falsamente certificato come biologici, attraverso un organismo di controllo, ingenti quantitativi di granaglie destinate al comparto zootecnico e, in alcuni casi, all'alimentazione umana (in particolare, soia, mais, grano tenero e lino).

Gli esiti delle attività investigative hanno portato all'esecuzione di 4 ordinanze di misure cautelari personali nelle province di Modena, Catania, Pesaro e Ancona, consistenti nel divieto di esercitare attività di impresa e di consulenza per qualunque organismo di controllo per la durata di due mesi.