Pesaro, 21 giugno 2014 - Il direttore Leonardi l'ha definita l'alba di un nuovo ciclo. Ma poi ha messo tutti in guardia: se non avrà risposte precise  dall’Amministrazione comunale, sia per il restauro del Benelli che per l’aiuto relativo alle sponsorizzazioni, a inizio campionato farà un passo indietro e lascerà tutto nelle mani del direttore sportivo Pietro D’Anzi. E’ stata questa la premessa alla presentazione di Matteo Possanzini, nuovo allenatore della Vis Pesaro, avvenuta questa mattina allo stadio di fronte una nutrita rappresentanza di tifosi e curiosi amici della Vis.

“Ringrazio il direttore Leonardi, ringrazio la Portorecanatese: dal presidente, all’ultimo dei collaboratori, senza di loro non sarei qui – sono state le prime parole del tecnico di Loreto, 31 anni, fratello minore del più noto Davide ex attaccante di Brescia, Sampdoria e Albinoleffe - Vengo a Pesaro con massimo entusiasmo e umiltà, che derivano dalla consapevolezza di aver poca esperienza. Ma ho voglia di far bene: spero di far divertire. Sono di poche parole, preferisco lavorare sul campo. Ho smesso di giocare a 24 per un brutto infortunio alla caviglia con la maglia del Montegiorgio: ero un esterno d’attacco. Poi, dopo varie operazioni subite, mi hanno proposto di allenare gli esordienti della Portorecanatese. Dopo due anni sono passato ai Giovanissimi e, dopo un altro anno e mezzo, a dicembre mi hanno dato la prima squadra. La stagione dopo ho vinto il campionato e la Coppa Italia. Mai mi sarei aspettato di arrivare alla Vis. La mia idea di gioco? Mi piace una certa filosofia di gioco, sono fedele a certe idee, non sono legato a schemi fissi. Dipende sempre dai giocatori che hai a disposizione”.

Gianluca Murgia