Pesaro, 29 giugno 2014 - Imbavagliata, rapinata, sequestrata, trascinata in auto per circa 420 chilometri da Fano fino ad Anzio, durante tutta la notte a cavallo tra giovedì e venerdì. Alla fine, alle 5 del mattino di venerdì, è riuscita finalmente a dare l’allarme ai carabinieri e a mettersi in contatto con il figlio. Non ha ferite, le sue condizioni sono abbastanza buone, non è stata neanche ricoverata. Ma ha riferito ai militari di essere viva per miracolo.

E’ l’allucinante sventura di una 79enne fanese, che ha avuto la sola colpa di affidare i lavori di ristrutturazione della sua villetta, situata non lontano dalla superstrada, a un muratore straniero, pare si tratti di un romeno di 24 anni, che ha lavorato per circa 10 giorni in casa sua, fino all’epigolo di giovedì alle 22. Quando con una scusa, il giovane fa scendere la donna, a quel punto la blocca, la imbavaglia, le ruba 5mila euro in contanti oltre a diversi gioielli, poi, probabilmente per guadagnare tempo prezioso per la sua fuga, se la porta con sè fino ad Anzio, sul litorale laziale, dove ha contatti, nascondigli e altri vantaggi che lo possano aiutare a fuggire.

Sono questi gli elementi, ancora confusi, di una vicenda da concludere. I colleghi dell’impresa che lavoravano con lui risulta siano estranei ai reati. Tutto inizia giovedì sera, intorno alle 22. Il romeno (che ha avuto la possibilità di alloggiare al piano sotto della casa in cui abita l’anziana) la chiama con la scusa di una perdita d’acqua, lei scende e a quel punto finisce in sua balìa.

La lega, la imbavaglia, probabilmente si fa dire dove tiene i valori, e li ruba. Poi partono per Anzio, non è chiaro con quale auto. Oltre 5 ore di viaggio, alle 5 e 30 sono sul litorale. Lui la lascia in auto per un po’, la minaccia «Se chiami i carabinieri torno qui e ti ammazzo».

La povera donna resta paralizzata dalla paura per un’ora in macchina, alla fine si fa coraggio e vede che un bar vicino a dove è lei in quel momento sta aprendo, racconta tutto al padrone, dicendo che quel romeno le ha preso anche il cellulare, ma l’uomo la prende per pazza. Poi però riesce a dare riferimenti precisi, infine si ricorda il numero del figlio, lo contatta e parte l’allarme per i carabinieri. La caccia all’uomo è estesa a tutto il paese, ma gli inquirenti temono che il romeno sia già all’estero.

ale.maz.