“Dono 10mila euro ai Vigili del Fuoco che salvarono la piccola Giorgia”

Alex Fodde, amministratore delegato del fondo, è rimasto colpito dalla storia commovente avvenuta a Pescara del Tronto all’indomani del terremoto ARCHIVIO Quando Giorgia venne estratta dalle macerie

Alex Fodde, 25 anni, amministratore delegato e il Vigile del Fuoco Angelo Moroni

Alex Fodde, 25 anni, amministratore delegato e il Vigile del Fuoco Angelo Moroni.

Pesaro, 18 settembre 2016 - Cosa può fare un 25enne italo svizzero che risiede a Ginevra, di professione amministratore delegato dell’Hedge Fund?

Alex Fodde dopo aver raccolto per i clienti 850 milioni di dollari, quando tira un respiro più rilassato dei soliti (è uno che dorme 4 o 5 ore per notte) si interroga e cerca di fare del bene. «Ho saputo dai giornali della storia di Giorgia, la bambina salvata a Pescara del Tronto dai vigili del fuoco della provincia di Pesaro e Urbino».

Quando il vigile Angelo Moroni estrasse la piccola Giorgia viva, la commozione fu generale. «I Vigili del Fuoco – dice Fodde – sono stati eroi, così gli dono 10mila euro. Non soldi del mio fondo, denaro mio personale. Ne accumulo tanto, per me è un orologio in meno».

Fodde è un giovane pragmatico, ha scelto di aiutare il prossimo per ragioni un po’ etiche e filosofiche e il 28 a Milano annuncerà come renderà metodica questa sua azione. Leggendo i giornali si interesserà ai casi che lo colpiscono. Andrà a trovare le persone in difficoltà e allungherà una busta con i soldi. In totale ha già stanziato 150mila euro per i prossimi 12 mesi.

Cosa le hanno detto i Vigili del Fuoco?

«Sono rimasti sorpresi. Li ho contattati tramite la mia collaboratrice Giulia Lucchi. Li sentiremo domani per concordare di pagargli delle fatture su materiali per il loro lavoro. Io penso alle forze dell’ordine, persone che rischiano la vita ogni giorno e in silenzio. E nessuno si preoccupa di quanto guadagnano».

Alex Fodde
Alex Fodde

Lei è un caso unico e raro.

«Altri potrebbero fare beneficenza, ma non ci pensano. Io mi ritengo una persona di indole buona, ho sempre aiutato gli amici in difficoltà, le minoranze».

Col suo mestiere vedrà spesso persone in difficoltà.

«Tutti i giorni. Vedo anche gente disperata, che ha perso tutto. Vengo da una famiglia sicuramente ricca, ma sono stato abituato a lavorare. A 13 anni seguivo mio padre nel settore immobiliare, a 17 anni ero indipendente. Il mio motto è: studio, lavoro e fare del bene».

Perché aiutare gli altri?

«Perché è giusto farlo. Tutti hanno bisogno di una chance, non solo economica. Si devono creare collegamenti, contatti».

Come vanno le cose?

«I problemi non mancano, economicamente il mondo sta cadendo a terra, le mie analisi si occupano di questo. La tecnologia aiuta a fare le valutazioni, ma il mondo dipende da meccanismi di potere antichi. Il mondo è fraudolento, non siamo più uomini e peggioriamo. Quest’anno vedremo ancora cose gravi».

Ci dica almeno in cosa crede.

«Ad esempio nell’Europa unita. Dobbiamo però ricordare il passato, trarre esperienza dal presente e proiettarci al futuro».

Quando andrà a Pescara del Tronto e a conoscere il Vigile del Fuoco Moroni?

«Dopo le elezioni americane».