Pesaro, truffe, estorsione e furti. Arrestato latitante romeno

Intercettato e bloccato lungo la statale 16 Adriatica dai carabinieri, che da tempo erano sulle tracce del 48enne, ricercato per colpi in varie regioni

Carte clonate (Foto archivio)

Carte clonate (Foto archivio)

Pesaro, 23 ottobre 2017 - Arrestato un romeno latitante di 48 anni accusato di truffe, estorsione e furti in varie regioni d'Italia. Una rilevante operazione anticrimine dei carabinieri a Pesaro. I militari erano sulle tracce di un soggetto straniero ricercato, sul quale da un anno pendevano due ordini di cattura, uno del Tribunale di Pesaro e uno della Corte d’Appello di Venezia. Con i continui servizi di osservazione svolti in borghese dal Nucleo Investigativo sulle strade della Provincia i carabinieri hanno sospettato la presenza del ricercato nella zona, e l’ampia rete di accertamenti eseguiti ha portato ad individuare l’autovettura che utilizzava per spostarsi, una Bmw serie 5 a noleggio.

L’operazione decisiva, effettuata dai militari del Nucleo Investigativo e da quelli del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Pesaro nel pomeriggio di sabato, ha consentito di intercettare e bloccare lungo la statale 16 Adriatica, il ricercato: P.C., cittadino rumeno di 48 anni, in Italia da oltre 10.

L’uomo, con ultima residenza accertata in Romagna, negli anni si era trasferito più volte per non dare punti di riferimento agli inquirenti. Si celava dietro altre generalità. Condotto nella caserma di via Salvo d’Acquisto e indentificato si è visto notificare dai militari i mandati di cattura per l’accusa di associazione per delinquere finalizzata alle estorsioni, ai furti nelle abitazioni, detenzione abusiva di armi ed utilizzo di carte di credito clonate e frode informatica.

I reati, per i quali lo straniero dovrà scontare 5 anni di reclusione, sono stati commessi in Veneto, Trentino Alto Adige, Pesaro e Fano tra il 2011 e il 2012. I Carabinieri hanno successivamente informato della cattura la Corte d’Appello di Venezia e la Procura della Repubblica di Pesaro nonché gli organi investigativi centrali di Roma. L’uomo è ora nel carcere di Villa Fastiggi.