Attentato a Fano Tv, il rogo voluto dall’amante delusa. "Così ordinò la sua vendetta"

Le intercettazioni accusano una vip pesarese. "Chi vuoi che si faccia male..."

Il rogo incendiario a Fano Tv e Antonella Zaccarelli

Il rogo incendiario a Fano Tv e Antonella Zaccarelli

Fano, 25 agosto 2017 - Un giornalista televisivo di Fano Tv diventa anche addetto stampa di una candidata nella campagna elettorale 2015 al Consiglio regionale. Dopo qualche settimana, il lavoro scivola nel dopo cena. Arrivano le elezioni, il voto va male per la candidata e anche la storia finisce. Almeno per il giornalista. Ma non per lei, per Antonella Zaccarelli, 52 anni, sposata, manager della Fiera, molto in vista a Pesaro. La quale non avrebbe accettato la saracinesca abbassata unilateralmente dal giornalista. In due anni gli telefona non meno di 4900 volte.

Quando non ne può, l’ex amante blocca il numero ma, secondo la procura di Pesaro, scatena la reazione che arriva la sera del 23 marzo scorso, all’ora di cena, quando un sicario getta benzina sotto l’ingresso di Fano Tv e poi appicca il fuoco. Le fiamme si fermano sull’uscio, la porta regge e poi il fumo viene visto quasi subito dai passanti che danno l’allarme. Le indagini della polizia imboccano quasi subito la pista della vendetta. A metterli sulla strada è proprio il giornalista Lino Balestra che racconta la storia di tre mesi finita nell’agosto 2015 ma non per la Zaccarelli. 

Appostamenti, intercettazioni, cimici negli uffici e nella vettura della donna fanno capire alla polizia di avere a che fare con una vip che frequenta e parla con un ex spacciatore, squattrinato, che sta scontando una pena sulla fiducia del giudice con l’obbligo di rientrare in casa alle 22 di ogni sera. Dalle celle dei cellulari, gli inquirenti vedono che l’uomo, Fabio Di Lucera, era a Fano pochi attimi prima dell’incendio mentre la sua casa si trova a circa 25 chilometri. Poi quell’incendio alle 20.50, troppo presto per quel genere di attività ma compatibile con chi deve rientrare in casa presto.

Scattano le perquisizioni a casa di Di Lucera e il panico per la Zaccarelli che insieme ad una sua amica e confidente di Di Lucera capiscono di essere anche loro nel mirino. Cancellano tutti i file audio e le telefonate avute con Di Lucera. Ad un certo punto decidono di dover gettare via i telefonini. La polizia organizza una perquisizione a tambur battente per evitare di perdere, col cellulare, un patrimonio di informazioni. Trovano tanti messaggi vocali caratterizzati da un linguaggio «equino», malgrado Antonella Zaccarelli sia ignara totalmente di equitazione.

Eppure da un mese prima dell’attentato incendiario a Fano Tv parla al telefono col foggiano Fabio Di Lucera di una «cavalla» prima da comprare e poi consegnata «zoppa, al 50 per cento» con «la coda tagliata» per la quale aveva dato però «l’anticipo». Per la polizia, la «cavalla» è nient’altro che l’attentato incendiario da mettere a segno a Fano Tv in modo da colpire il giornalista Lino Balestra. 

Nel file audio di whatsapp con Di Lucera, la Zaccarelli parla di un «anticipo» dato al foggiano per trovare gente secondo la polizia capace di incendiare la sede di Fano Tv. Zaccarelli sapeva che avrebbero dovuto eseguirlo dei sicari professionisti: «..va bene – dice a febbraio a Di Lucera – solo che tu sai che io ho dato una caparra per l’acquisto di quella cavalla e non vorrei fosse una bufala. Mi sembra che vada un pochino troppo alle lunghe, va bene adesso è freddo e montare a cavallo non è proprio la stagione adatta ma da qui a marzo...hai capito la volevo montare. Insomma prima ho la bella notizia che la cavalla arriva e prima son contenta».

E ancora: «E poi scusami, il maneggio dove devono addestrare la cavalla e ‘lanciarla’, lo sanno che è un maneggio libero e lontano e distante, chi vuoi che si faccia male... se non si fanno male gli addestratori che sono dei professionisti scusa è, mica la gente comune ci va sopra la cavalla». Ad incendio avvenuto (ma con risultati scarsi), Di Lucera chiede 200 euro subito e il saldo. Al che la Zaccarelli gli risponde: «..Io mantengo la parola data, anche se lo sai benissimo che mi aspettavo un cavallo di razza, e questo non è stato. Ho ottenuto nemmeno il 50 per cento del risultato, ma va bene. Mi prendo una cavalla zoppa». Lunedì 27 marzo la Zaccarelli ritira in banca 1200 euro in contanti. Secondo gli inquirenti, è il saldo al sicario per l’incendio, seppur risultato al di sotto delle attese.