Pesaro, il racconto dell'autista eroe: "Ho salvato un passeggero"

Parla Siepi, l’autista che ha salvato un infartuato sulla linea 41: "Era in preda agli spasmi. L’ho soccorso, ma intorno c’era il vuoto"

A destra Roberto Siepi, con un collega, in una foto recente

A destra Roberto Siepi, con un collega, in una foto recente

Pesaro, 18 gennaio 2018 - E’ ricoverato in Rianimazione e lotta per la vita. Ma l’ultrassessantenne che l’altra mattina è stato colpito da un infarto mentre viaggiava su un autobus della linea 41 è diventato involontariamente il protagonista di un caso, visto che la sua morte è stata ripetutamente annunciata in Rete e su alcuni mezzi di informazione. Ma lui, presenza familiare sugli autobus cittadini di cui è cliente affezionato, è ancora vivo grazie alla prontezza di spirito dell’autista, Roberto Siepi, 53 anni che, comprendendo la gravità della situazione, ha immediatamente fermato il mezzo per praticare all’uomo le prime manovre salvavita fino all’arrivo dell’ambulanza.

Al pronto soccorso del San Salvatore l’uomo è arrivato in arresto cardiaco: rianimato e sottoposto ad un intervento alle coronarie, è ora su un letto della Rianimazione. Le sue condizioni sono gravissime, tanto che i sanitari non hanno ancora sciolto la prognosi, ma intanto lotta per salvarsi la vita. "Sapere che il signore colpito da infarto è ancora tra noi, mi riempie di gioia. Mi auguro con tutto il cuore che ce la faccia", dice Siepi, ricostruendo quei momenti concitati.

"Martedì mattina, poco dopo le 7, ero in servizio sulla linea che da da Baia Flaminia porta al Pentagono – racconta – Fermandomi al semaforo di via Andrea Costa, che era rosso, ho notato questo signore in preda agli spasmi. Ho accostato il mezzo e mi sono avvicinato a lui, realizzando subito che aveva un attacco cardiaco".

Il conducente dell’Ami, molto conosciuto in città per la sua partecipazione al programma Tv 'Uomini e donne', allora ha fatto tutto quanto era possibile prima dell’ arrivo del 118 che ha prontamente allertato. "Devo ringraziare l’operatrice della centrale, senza la quale mi sarei sentito perso – racconta –. Mi ha chiesto di mettere in posizione supina il passeggero, che nel frattempo era caduto a terra con un rantolo, poi di alzare i vestiti per potergli praticare il massaggio cardiaco".

Intorno a lui, nel frattempo si è fatto il vuoto: "I due passeggeri che erano a bordo se ne sono andati. Sono rimasto sorpreso. Questa persona è molto pesante e sarebbe stato meglio se mi avessero dato una mano. Sono stati momenti interminabili, ma ho fatto quello che c’era da fare", dice ora soddisfatto Roberto.

Ai soccorritori del 118 è apparso evidente che le condizioni in cui versava il sessantenne erano molto gravi: dopo averlo intubato, hanno però dovuto attendere i pompieri per sollevarlo e caricarlo sull’ambulanza. «Un plauso al nostro dipendente che ha mostrato un encomiabile sangue freddo intervenendo in una situazione così difficile – è il commento di Massimo Benedetti, direttore di Ami –. Avere un collaboratore come Roberto Siepi fa onore all’azienda e anche agli autoferrotranvieri di cui, spesso ingiustamente, si sente parlare male ma che invece, quando ne hanno occasione, dimostrano di avere un alto senso civico»