Bambino morto dopo la cura omeopatica, l'autopsia. "Decesso per encefalite"

Francesco, 7 anni, è morto sabato mattina al Salesi di Ancona. L'avvocato dell'omeopata: "E' un uomo distrutto"

L’ospedale Salesi

L’ospedale Salesi

Cagli (Pesaro-Urbino), 29 maggio 2017 - Si è svolta oggi all'ospedale Salesi di Ancona l’autopsia di Francesco, il bambino di sette anni morto per le complicanze di una otite ’curata’ con l’omeopatia. Secondo le prime indiscrezioni, il piccolo è morto per  un’encefalite, un’infiammazione dell’encefalo. Il medico legale, il dottor Mauro Pesaresi, attende di conoscere l’esito degli esami istologici e il dettaglio dei preparati omeopatici somministrati al bimbo per stabilire le cause dell’infezione. 

I genitori  e il medico omeopata sono indagati per omicidio colposo dalla procura di Urbino per concorso alla morte per negligenza e imperizia. Al bambino sono stati somministrati per 15 giorni solo farmaci omeopatici, invece di un normale antibiotico, e l’otite è degenerata in ascesso cerebrale. Pare che fino all'ultimo il medico omeopata si sia opposto al ricovero sostendo che il piccolo era in via di guarigione, quando invece ormai era semincosciente e in condizioni gravissime.

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I genitori di Francesco, due commercianti del pesarese, hanno deciso di donare gli organi del piccolo. “E’ come se si fossero  svegliati da un incubo”, ha detto stamattina Fabio Santelli, responsabile del reparto di rianimazione pediatrica dell’ospedale ‘Salesi’ di Ancona, dove Francesco è arrivato nella notte fra martedì e mercoledì, in gravissime condizioni. E’ morto sabato mattina. “I genitori ci hanno riferito che in passato aveva avuto altre otiti - continua Santelli - e si era riusciti a ottenere un risultato con queste cure. Bisogna verificare che cosa sia successo parlando con i genitori, ma non è il mio compito. Mi sono sembrati molto attenti. E’ come se si siano svegliati da un incubo”

Francesco è morto per una "cessazione irreversibile delle funzioni cerebrali", la cui causa potrà essere chiarita quando saranno disponibili i risultati degli esami istologici e immunoistochimici, che arriveranno fra almeno 15 giorni. All'origine dell'infiammazione c'è sicuramente un batterio non ancora identificato. Non un virus, che non sarebbe comunque stato debellato da un farmaco antibiotico. 

Sono state condotte anche indagini per escludere possibili concause del decesso. Anche qui ci vorranno alcuni giorni per avere le risposte, ma da una prima valutazione è emerso che il bimbo era sano. 

Il pm Irene Lilliu ha disposto che il dottor Pesaresi possa ottenere una copia della cartella clinica del piccolo Francesco, e avere accesso agli atti di indagine sui preparati omeopatici somministrati al bambino dall'omeopata di famiglia, il dottor Massimiliano Mecozzi. Nell'esame peritale il medico si è fatto rappresentare dal dottor Benedetto Vergari di Bologna, mentre i genitori del bambino hanno nominato come loro consulente il medico legale anconetano Loredana Buscemi.

"La famiglia non intende rilasciare dichiarazioni", ha detto all'uscita l'avvocato Federico Gori, legale dei genitori. Mentre il difensore di Mecozzi, l'avvocato Maria Lucia Pizza, descrive l'omeopata come "un uomo distrutto. È estremamente rispettoso del dolore della famiglia del piccolo Francesco, e dell'operato della magistratura", e non farà dichiarazioni, almeno fino all'interrogatorio, non ancora fissato.

E' invece stato fissato il funerale del piccolo Francesco che si terrà mercoledì 31 a Cagli, dove tutto il paese sta partecipando alla tragedia. «Un angelo che se ne è andato troppo presto» dicono i compaesani. 

Mecozzi invece è stato convocato anche dall'Ordine dei medici di Pesaro. "All'Ordine - spiega il presidente Paolo Maria Battistini - non è mai arrivata alcuna segnalazione da parte di pazienti o familiari scontenti del suo operato, né alcuna denuncia". Libero professionista, Mecozzi "non ha mai voluto iscriversi nell'elenco dei medici che praticano la medicina non convenzionale". Non si sa se per scelta personale "o perché non aveva la specializzazione specifica". Mecozzi comunque rischia dalla sospensione alla radiazione dall'Ordine dei medici.