Bambino morto per l’otite, Mecozzi non risponde al magistrato

L'omeopata che aveva in cura Francesco è indagato per omicidio colposo

L'avvocato Enzo Carrella (a sinistra) e l'omeopata Massimiliano Mecozzi

L'avvocato Enzo Carrella (a sinistra) e l'omeopata Massimiliano Mecozzi

Urbino,  23 giugno 2017 - Il dottor Massimiliano Mecozzi, il medico indagato per omicidio colposo in seguito alla morte del piccolo Francesco affetto da un'otite degenerata in encefalite, era stato convocato stamane in procura a Urbino per essere interrogato. Si è presentato alle 10 con i suoi legali ma ha preferito avvalersi della facoltà di non rispondere alle domande del pm Lilliu e del procuratore Andrea Boni.

 "E' una possibilità che aveva e legittimamente ne ha fatto ricorso - spiega il procuratore Boni -  Il dottor Mecozzi è stato chiamato per avere la sua ricostruzione dei fatti sulla morte del bimbo. Sarebbe stata importante per il  lavoro collegiale che stanno svolgendo i medici incaricati. L'interessato e i suoi legali hanno scelto invece un'altra strada, ossia quella di attendere il deposito della perizia medica che è fissata per l'8 settembre".

All'interrogatorio - ha continuato il procuratore Boni - non si sono sottratti invece i genitori del piccolo Francesco i quali hanno ricostruito minuziosamente quei tragici momenti fino all'epilogo fatale". 

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Sono invece attesi per la fine di luglio i risultati della perizia informatica su pc e telefoni, sequestrati ai genitori e al medico  

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