Pesaro, bloccata la banda delle rapine. Almeno otto negli ultimi 6 mesi

Una brillante operazione della Questura ha neutralizzato l'azione pericolosa di quattro italiani

La rapina al Wincity ripresa dalle telecamere

La rapina al Wincity ripresa dalle telecamere

Pesaro, 2 dicembre 2017 - Sono una decina i colpi contestati dalla Squadra Mobile di Pesaro alla banda di criminali colta in flagrante, il 27 novembre scorso, dopo aver messo a segno la loro ennesima rapina al GameNet di Fano. Prediligevano le case da gioco/scommessa, perché è lì che sperperavano il loro denaro Giuseppe Andretta capobanda 40enne, Delkic Din, parrucchiere 22enne, Gaetano Laurano 20enne (tutti di Vallefoglia e già noti alle Forze dell'Ordine) e l'ultimo arruolato Luca Solimeno 25enne incensurato di Tavullia.

E' stata lunga ed articolata l'operazione di indagine che ha portato la Questura di Pesaro e Urbino ad effettuare questi quattro arresti. "Abbiamo bloccato l'attività di un gruppo molto agguerrito - hanno detto stamane in conferenza stampa il vicario Andrea Lo Iacono, il vice questore aggiunto Antonio Sguanci e il sostituto commissario Paolo Badioli, che attualmente regge la dirigenza della Mobile di Pesaro - che ha commesso una paurosa escalation di rapine a mano armata. Delle mine vaganti dal momento che si tratta di bulletti di periferia affetti da ludopatia e dediti all'utilizzo di sostanze stupefacenti. Un risultato importante". 

L'attività di indagine della Squadra Mobile di Pesaro, condotta sotto la direzione dell'Autorità Giudiziaria, è cominciata ad aprile dopo la rapina all'EuroXOro  di Pesaro. Ne sono seguite altre di rapine: ai danni di sale scommesse, supermercati (Eurospin di Montecchio) e hotel, fino all'epilogo di alcuni giorni fa. I quattro arrestati hanno tutti confessato, ma solo per la rapina in cui sono stati presi con le mani nel sacco. Ma le immagini di video sorveglianza raccolte dagli investigatori negli ultimi mesi mostrano chiaramente che persino i passamontagna utilizzati nelle varie irruzioni, corrispondono. Ne hanno sequestrati tre.  

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Dopo mesi di attenzione e pedinamenti, lo scorso 26 novembre gli agenti li hanno infatti aspettati al varco. Avevano saputo che avrebbero commesso una nuova rapina, ma non avevano capito dove. Per questo li hanno attesi sulla strada di casa. Con l'aiuto delle volanti del Commissariato di Fano hanno costruito un imbuto in cui la banda si è infilata senza trovare una via di fuga.  E' così che all'una di notte del 27 novembre i tre rapinatori seriali già attenzionati (due campani e uno pesarese), a cui si era aggiunto quella sera il 25enne incensurato (anche lui di origine campana), hanno puntato la pistola contro la commessa della sala scommesse lungo la via Flaminia a Fano, minacciando i presenti e asportando 2.900 euro in contanti. Poco dopo erano già stati e bloccati dai poliziotti a Morciola, nonostante il cambio d'auto, e arrestati. Con loro avevano parte del bottino (circa 2.000 euro) ma non più la pistola che, dalle descrizioni fatte, i poliziotti ritengono essere vera.  

Il 30 novembre l’arresto è stato convalidato dal gip del Tribunale di URbino che ha disposto la custodia cautelare in carcere per tre dei quattro indagati mentre per il 25enne coinvolto solo nell’ultima rapina, gli arresti domiciliari. Ammonta a circa 60/70 mila euro il bottino delle otto rapine che vengono contestate alla banda. Al momento otto perché gli investigatori sospettano che anche altri colpi, tra i quali quello al Tag Hotel di Fano, possano essere stati effettuati dalle stesse mani.