Pesaro, in bicicletta fa il video a Ricci col cellulare. Multa in arrivo a Santini

L’esordio dei monopattini elettrici rischia di costargli 165 euro

Pesaro, Ricci sul monopattino: Santini lo riprende (Fotoprint)

Pesaro, Ricci sul monopattino: Santini lo riprende (Fotoprint)

Pesaro, 24 settembre 2019 - La novità c’era, l’entusiasmo anche, il fotografo pure. Alla fine però, si è concretizzata l’infrazione (doppia) al codice della strada. Perché venerdì scorso, di mattina, quando il sindaco Ricci e il suo entourage hanno presentato la flotta dei monopattini elettrici in arrivo in città, sulla prima pagina del ‘Carlino’ è comparsa una foto che è quasi equiparabile a quella che ci fa la polizia con la telecamera quando passiamo col rosso o con l’autovelox quando superiamo il limite di velocità. A sinistra della foto c’è un sorridente sindaco Ricci sul monopattino, che arriva in Piazza del Popolo. Tutte e due le mani salde sopra il manubrio del monopattino, non ha il casco, ma non è obbligatorio. Bene, nessuna infrazione.

I problemi vengono per chi gli sta a fianco: Massimiliano Santini, suo fidatissimo ed efficientissimo collaboratore (porta anche voti: 403 preferenze alle ultime amministrative), già consigliere comunale eletto con la lista ‘Una città in Comune’, inventore del Palio dei bracieri ecc ecc... Santini, come documenta la foto, è in sella a una mountain bike, indossa saggiamente il casco, ma fa due infrazioni al codice della strada: all’articolo 173, perché la foto lo ritrae mentre guida la bici facendo uso del telefonino (la multa in questo caso è di 165 euro) che tiene con la mano destra, e all’articolo 182, perché guida la bici senza avere il libero uso di ambedue le braccia (e in questo caso sono solo 26 euro). Trattandosi di velocipede (bicicletta), nessun punto gli verrà tolto dalla patente, in caso di verbale. Ora, nessuno degli intervenuti si è accorto, quella mattina, che Santini stava usando il cellulare (forse perché stava filmando lo stesso sindaco) e contemporaneamente guidava la bici, quindi compiendo le infraz i oni. Evidentemente, non se n’è accorto neanche lo stesso Santini.

Ma il problema, per Santini, è che quella fot o ha «girato» molto. Dal giorno in cui è uscita sul Carlino (sabato appunto) qualcuno l’ha commentata. E a quel punto è scattata, con ogni probabilità, la considerazione: «Ma se non danno l’esempio loro che sono politici e mostrano una iniziativa, allora chi lo deve dare?». Insomma, lo scatto evidenziava una abitudine non proprio educativa: guidare in bici tenendo il telefonino in una mano e quindi con una mano sola. Il destino – ma soprattutto la bravura del nostro fotografo – ha voluto poi che l’immagine documentasse proprio il momento in cui Santini commetteva l’infrazione. Con quella foto, anche a distanza di giorni, qualsiasi pubblico ufficiale può chiedere di applicare il verbale. Di più: in teoria, potrebbe essere considerata omissione il non farlo.

Ovviamente, Santini, come tutti i multati, si può difendere e fare ricorso. Potrebbe dire (ipotesi a titolo di puro esempio) che si tratta di un fotomontaggio, o magari che lui quella mattina non era lì o qualsiasi altra cosa a sua difesa ecc.... E in quel caso l’organo cui si fa ricorso - giudice di pace (entro 30 giorni) o prefettura (60 giorni) – dovrebbe ordinare nuovi accertamenti, per verificare se si tratta appunto di fotomontaggio o che altro. (Per la cronaca, in questo caso, visto che siamo il giornale che l’ha pubblicata, il fotomontaggio lo escludiamo matematicamente).

La multa, a Santini, ancora non è arrivata. Ma è altamente probabile che gli arrivi. Gli organi di polizia hanno 90 giorni di tempo per notificare l’atto, dalla data in cui è stato stilato il verbale.