Turismo, Confcommercio non vede rosa: "Non una stagione da boom"

"Ridotto l’effetto crisi internazionale: italiani ai livelli dell’anno scorso"

Amerigo Varotti guida la Confcommercio (FotoPrint)

Amerigo Varotti guida la Confcommercio (FotoPrint)

Pesaro, 24 aprile 2016 - Non sono numeri da stropicciarsi gli occhi. Perchè i dati sono complessivamente positivi ma, anche se confermati, non potranno comunque recuperare la flessione registrata nell’estate 2014, cioè l’anno in cui il meteo flagellò il turismo estivo pesarese. Insomma, secondo la tendenza delineata a livello provinciale dalla Confcommercio Pesaro-Urbino, l’estate 2016 si potrebbe rivelare come una buona stagione turistica che ripete grosso modo l’andamento del 2015, niente di più. Insomma, l’atteso boom di turisti italiani non c’è stato, mentre gli stranieri – fatta eccezione per il Rof – si sono indirizzati prevalentemente verso l’entroterra. E questo accade nonostante il calo di interesse verso le destinazioni internazionali meno sicure (come Tunisia ed Egitto) abbia di fatto complessivamente avvantaggiato le destinazioni di casa nostra. Non quelle però della provincia di Pesaro-Urbino. A Pesaro giugno è stato negativo a causa del maltempo e nonostante eventi sportivi.

Una ripresa si è registrata in luglio mentre agosto, dopo la prima settimana non felice, si sta rivelando ottimo grazie anche all’evento turistico più importante della provincia che è il Rossini Opera Festival. Confcommercio sottolinea che l’importanza del Rof va al di là del solo movimento alberghiero: «Il suo impatto economico è straordinario per tutte le attività economiche – si legge nell’analisi Ascom Pesaro e Urbino – e porta a Pesaro un turismo colto, internazionale, che traina presenze ad un prezzo consono al periodo ed alla qualità dell’offerta culturale e alberghiera cittadina». A Fano gli hotel aperti in maggio hanno lavorato bene con gli eventi sportivi come la Collemarathon, le manifestazioni di rugby e scacchi. Giugno è stato bruciato dal cattivo tempo, meglio a luglio e molto bene agosto fino al 20. C’ è fiducia per gli eventi di settembre anche se già ci sono molti rientri e l’Associazione albergatori di Fano lamenta l’abusivismo dilagante degli appartamenti turistici.

Sulla costa non si salva nemmeno Gabicce Mare, che è la località con il maggior numero di alberghi e di strutture ricettive della provincia: l’andamento degli arrivi e delle presenze è col segno meno in giugno. Ascom Pesaro-Urbino quantifica un secco meno 20 per cento rispetto al 2015 che pure aveva recuperato marginalmente il pessimo dato del 2014. Buono il mese di luglio soprattutto nelle strutture di livello medio-alto mentre agosto, dopo la prima settimana sotto tono, ha ripreso quota ma senza il pienone del 2015. Interessante il dato fornito da Angelo Serra, presidente della locale Associazione Albergatori che gestisce un parcheggio per gli hotel: a fronte di 730 posti auto, il tasso di occupazione è passato da una media di 250 auto (giugno), dalle 320 alle 380 (luglio), fino alle 420-430 di agosto. La vera sorpresa, secondo Confcommercio, arriva dall’entroterra con Urbino che registra il tutto esaurito a Ferragosto, dati positivi per tutto il mese di agosto e un ottimo andamento delle prenotazioni per settembre e di ottobre. «La crescita del turismo culturale, con la punta di diamante rappresentata da Palazzo Ducale,  e degli eventi ha favorito la crescita del movimento turistico», si legge nell’analisi Ascom. Non è da meno Cagli dove si segnala un incremento di arrivi in agosto rispetto allo stesso periodo del 2015 grazie alla presenza di stranieri del Nord Europa, ma anche per un turismo di ritorno costituito da immigrati o parenti che rientrano per le ferie agostane.