Urbino, multiespianto di organi all'ospedale

Una donna di 63 anni è deceduta, i parenti hanno acconsentito alla donazione

Medici

Medici

Pesaro-Urbino, 14 dicembre 2017 - Multiespianto la notte scorsa all'ospedale di Urbino. Una donna di 63 anni di Montecalvo in Foglia, giunta in pronto soccorso dell'ospedale di Urbino nella serata di domenica scorsa per una emorragia cerebrale gravissima, non operabile, è successivamente morta. La direzione medica ha provveduto a nominare un collegio medico composto da un medico della Direzione Medica, un neurologo e un anestesista-rianimatore, che ha accertato legalmente la morte della paziente. 

I parenti hanno acconsentito alla donazione degli organi della loro congiunta per cui si sono attivati in Rianimazione gli accertamenti per stabilire l'idoneità degli organi e per mantenere le funzioni vitali della donatrice, coordinati dal Centro regionale trapianti e da centro interregionale di Milano, il quale ha provveduto a identificare i pazienti che hanno ricevuto gli organi, in base alla compatibilità immunologica, alle urgenze in corso e alle liste di attesa. Il prelievo di organi è iniziato alle ore 3 della scorsa notte. Sono intervenute 2 equipe chirurgiche. La prima equipe dell'ospedale Niguarda di Milano ha prelevato il fegato. La seconda del Centro trapianti di Ancona ha prelevato i reni. Le cornee sono state prelevate dall'oculista dell'ospedale di Urbino. Il fegato è stato trapiantato a Milano, un rene è stato trapiantato ad Ancona l'altro rene a Genova.

Le cornee sono state  inviate alla Banca degli Occhi di Fabriano che le assegnerà ai centri regionali ed extraregionali. Quest'anno si tratta del 5° prelievo multi organo effettuato all'ospedale di Urbino. Spiega il primario di antestesia e rianimazione Paolo Brancaleoni, che è anche coordinatore per le attività di prelievo di organi: "Questo elevato numero di prelievi di organi, dimostra prima di tutto l'elevato senso civico della nostra popolazione che acconsente quasi sempre alla donazione e dall'altro il buon funzionamento di tutta la struttura ospedaliera, perché le attività di donazione e prelievo di organi sono multidisciplinari, ovvero coinvolgono professionisti di diverse specialità che collaborano e si integrano fra essi. Il personale sanitario che ha lavorato alle procedure prelievo di organi ringrazia la famiglia per il gesto di generosità che potrà dare speranza a tanti pazienti".