Pesaro, etilometri quasi tutti fuori uso

Tre su quattro non funzionano. La causa? L’Italia intera li revisiona a Milano. E ci vogliono mesi

L’etilometro

L’etilometro

Pesaro, 24 ottobre 2017 - Sono cari. Costano 12mila euro l’uno. Il comune di Pesaro ne ha quattro ma ne funziona solo uno. Sono gli etilometri in dotazione alla polizia municipale. Denuncia il comandante Gianni Galdenzi: "A causa della burocrazia, siamo stati costretti in questi mesi a rinunciare all’utilizzo di 3 dei 4 etilometri. Questo perché vanno revisionati ogni anno e a farlo è solo la Motorizzazione di Milano. Fino a qualche anno fa funzionava anche bene e in maniera celere ma ora non più. Ci vogliono mesi per riaverlo indietro. E pernoi significa non avere nelle auto di servizio gli etilometri per i normali controlli. Ce n’è rimasto solo uno per tutta l’Unione ed è solo nella macchina dell’infortunistica. In questo modo almeno, garantiamo la possibilità di verificare il tasso alcolico di chi rimane coinvolto in un incidente stradale".

Stando alle statistiche del comando dei vigili, ogni anno vengono effettuati circa 1000 controlli con l’etilometro trovando circa 50 automobilisti che guidavano in stato di ebbrezza. Venendo meno la disponibilità degli strumenti per accertare quanto alcool ha bevuto una persona prima di mettersi alla guida, aumenta il tasso di rischio delle strade.

Dice il comandante Galdenzi: "Di fronte ad una lungaggine burocratica ormai insostenibile, ho inviato una protesta formale alla Motorizzazione di Milano per il tempo che viene impiegato nella revisione degli strumenti. Non si possono aspettare mesi come succede adesso. Devo dire che protestare serve, perché ho appena ricevuto l’assicurazione da parte dell’ufficio competente che due etilometri mi verranno restituiti entro pochi giorni. A quel punto, potrà inviare a Milano l’unico rimasto in dotazione che comunque scadeva nel mese di ottobre".

Aggiunge Galdenzi: "Senza trovare parole fumose, siamo di fronte alla constatazione che il Comune spende soldi di tutti per l’acquisto degli etilometri e poi non possiamo usarli con regolarità per motivi burocratici. Non credo che sia serio nei confronti di chi è chiamato ad utilizzare lo strumento per contrastare lo stato di ebbrezza degli automobilisti né per la cittadinanza che impegna dei soldi pubblici per rendere più sicura la circolazione. Voglio sperare che questi ritardi nelle revisioni cessino per non interrompere questo tipo di servizio pubblico".

ro.da.