Pesaro, sold out il Festival del Franciacorta

In 800 a Villa Cattani Stuart per assaggiare i vini delle cantine

Il festival del Franciacorta (Fotoprint)

Il festival del Franciacorta (Fotoprint)

Pesaro, 23 maggio 2017 - Sono stati presi letteralmente d’assalto i 37 banchi d’assaggio delle cantine targate Franciacorta, approdati ieri a Villa Cattani Stuart, per la seconda tappa italiana del Festival dedicato alle bollicine. Ad animare la location, una folla oceanica di pesaresi (si contavano 800 persone), ma anche tanta altra gente proveniente dall’entroterra, che non si è fatta scappare l’occasione di partecipare ad una delle degustazioni più ambite dell’anno. Numero uno il Satèn, per il quale il brand Franciacorta si caratterizza come unico produttore al mondo. “E’ un prodotto apprezzato soprattutto dal pubblico femminile — ha dichiarato Giuseppe Salvioni, ad del Consorzio Franciacorta, che conta 116 cantine — , il più delicato al palato e gradevole anche per i meno abituati a bere bollicine. Si sposa benissimo con il sushi; non è un caso che il nostro principale mercato per gli export, infatti, sia il Giappone”.

Tra il pubblico, si respirava un’aria di soddisfazione. Luca Roselli e Roberto Girelli venivano da Fossombrone e alle 16:00 erano già all’interno della struttura a far la fila. “Il vino che apprezziamo di più è quello della cantina Cà Del Bosco — dicono — delicato e gradevole al tempo stesso; ma anche il Monte Rossa non è male”.

Insomma, nella città simbolo dell’enogastronomia marchigiana, i visitatori non si sono fatti mancare proprio nulla. Diversi produttori, dopo un’ora dall’inizio del festival, contavano già diverse bottiglie vuote. Preoccupati? “No, ce n’è per tutti — scherza Gerardo Di Giovine, della cantina Monte Rossa—; il più richiesto in assoluto, oggi, è stato il ‘salvàdok’, noi in bresciano lo chiamiamo ‘il selvaggio’, lo hanno bevuto in tanti”.

Luca Moradi, enologo dell’azienda agricola “Villa” di Monticelli Brusati, non faceva altro che versare vino in continuazione ai clienti presenti. “Il più ambito è stato il brut millesimato ‘Emozione’, ma anche il Satèn — ha affermato Moradi — ; il pubblico è entusiasta dei prodotti che abbiamo proposto, soprattutto del ‘rosé’, che non li ha lasciati indifferenti”. Pieno di orgoglio anche il padrone di casa, Alessandro Tomassini: “E’ stato un vero tour de force allestire tutto in due giorni, ma siamo felici che sia stata scelta la nostra location.Ora l’auspicio è quello di incrementare le manifestazioni nazionali e internazionali qui in villa, per far vivere a pieno le bellezze del nostro territorio”.