Tavullia, Franco Morbidelli: "Momento magico"

Intervista al 24enne campione del mondo della Moto2

Franco Morbidelli a Babbucce, per la festa del titolo, lo scorso novembre

Franco Morbidelli a Babbucce, per la festa del titolo, lo scorso novembre

Tavullia (Pesaro Urbino), 21 gennaio 2018 - Franco Morbidelli, classe 1993, figlio dell’Academy Riders di Tavullia, figlioccio della Vr46, campione del mondo di Moto2, debuttante in MotoGp. 

C’è la passione e c’è il talento, lei quando ha capito di averli entrambi? «Precisamente a 14 anni, ho avuto la sensazione di aver scelto lo sport giusto». Ultima curva, vedi il traguardo, sei campione del mondo. Che effetto fa? «E’ tutto incredibilmente bello, pensi a tutte le persone che ti hanno aiutato e che hanno voluto la tua vittoria quanto te, i sacrifici fatti». Intanto lei è più bello di Valentino Rossi. «Più bello? Beh, questo non lo devo dire io».

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Immagino che abbia aperto un nuovo conto corrente in banca. «Ho un nuovo conto corrente». Babbucce è la patria, Tavullia è la casa con Francesca. «Da 2 anni abito a Tavullia con la mia ragazza Francesca, in centro». Verrà con lei in giro per i circuiti mondiali? «No, cerco di scindere i sentimenti dal lavoro».  

FRANCO MORBIDELLI
FRANCO MORBIDELLI

Cos’è davvero cambiato dopo il titolo mondiale? «Se qualcosa è cambiato è stato solo in meglio: la gente mi riconosce per strada, mi salutano persone che non conosco. E' un momento magico». Il suo mentore Valentino da oggi è suo avversario, le ha già detto che non le darà più consigli? «No, Valentino è sempre buono con me, anche con i consigli». Per forza, in giro dicono che lei sarà il suo erede. «No, lui è unico, non ha eredi». E se il suo primo anno in MotoGp fosse come quello di Zarco (miglior debuttante, ndr)? «Non lo so, ci proverò, staremo a vedere. Guido una Honda, non è la moto più facile ma l’anno scorso è stata la più performante». I primi test non sono andati male, solo 1.72 secondi da Marquez. «Ho già migliorato, sono intorno al secondo, ci sono tante cose su cui lavorare: 10 chili in più di peso, 130 cavali da domare». Punti di riferimento? «Gli altri piloti della Honda». E quando spegne il motore lei che fa? «Vado in giro con gli amici». A fare che cosa? «Per adesso gran play station».

Franco Morbidelli a Babbucce, per la festa del titolo, lo scorso novembre
Franco Morbidelli a Babbucce, per la festa del titolo, lo scorso novembre
Nel 2013, campione europeo di Superstock, non mi sembrava tanto convinto. «Non lo ero, mi interessava solo andare forte con la moto». Quest’anno ha mai dubitato? «Ci ho sempre creduto, sempre pensato positivo, che tutto fosse in mano mia. Deludente la caduta di Misano, circuito di casa».  Morbidelli: il bene e il male. «Sono veloce su tutte le piste, meno Barcellona. La verità è che la Moto2 è un caso chiuso. Devo cercare di diventare un pilota nuovo mantenendo i punti forti. Lo scenario sarà del tutto diverso, ci ho messo 4 anni per capire la Moto2». Vuol dire che fra altri 4 sarà campione del mondo della MotoGp. "Magari fosse così, dove si firma?" Durata del contratto? «Deve chiederlo alla Vr46, ma sono assolutamente tranquillo». Chiuda gli occhi, sta correndo al Mugello, esce dalla Scarperia, a sinistra la Palagio, più avanti c’è il Correntaio a destra, che fa...? «Terza, quarta, 200 all’ora, staccata, terza, 150, esco verso la Biondetti, quarta 200 all’ora...». Perfetto. Promosso.