Pesaro, nascondono vestitini rubati nel pancione. Arrestate

Sottratti indimenti da neonati per almeno 700 euro. Foglio di via per 3 anni

La refurtiva vale circa 700 euro

La refurtiva vale circa 700 euro

Pesaro, 14 agosto 2017 - Usava il pancione per dissimulare i furti. Infilava la refurtiva nella panciera. Due o tre pezzi per volta, aveva già caricato la macchina. E' stata arrestata, con una complice, la donna incinta che taccheggiava merce, soprattutto indumenti per bambini, all'Iper. Le due hanno 31 e 24 anni, residenti a Misano Adriatico (nel Riminese), e sono state arrestate per furto e furto aggravato continuato dai carabinieri della stazione di Borgo Santa Maria. Non potranno più rimettere piede a Pesaro per tre anni

Sabato pomeriggio sono state sorprese dai militari subito dopo aver asportato, mediante il danneggiamento delle placche antitaccheggio, diversi indumenti all’interno del negozio “Oviesse” del centro commerciale “Iper Rossini” di via Gagarin. Poi si è scoperto, grazie alle successive indagini, che avevano tentato di sottrarre il denaro contenuto all’interno del registratore di cassa di un altro negozio del centro, non riuscendo però a portare a termine l’azione a causa di un’ulteriore chiusura di sicurezza applicata al dispositivo.

In particolare, perquisendo la 31enne in stato di gravidanza, si è scoperto che nascondeva sotto al vestito indumenti per neonati: 2 maglie; 2 completini; 1 salopette, 2 pantaloni; 1 camicia da notte; 2 fascette ; 6 paia di calzini. Nelle vicinanze dell’Iper, invece, i militari hanno rintracciato la loro auto, una Mercedes, nella quale c'erano capi di vestiario sottratti poco prima dall’interno del negozio “Zeta” dell'Iper; altro vestiario per neonato asportato nella mattinata nei negozi “Benetton” , “Bata” e “Golden Point” di Urbino; diversi giocattoli, sottratti da una Cartolibreria di Montecchio di Vallefoglia. Il tutto per un valore globale di circa 700 euro.  

Stamane gli arresti sono stati convalidati dal Giudice Monocratico del Tribunale di Pesaro, che ha disposto nei confronti della 31enne la misura cautelare del divieto di dimora nella Provincia di Pesaro e Urbino. Entrambe venivano condannate, previo patteggiamento, alla pena un anno e due mesi di reclusione. E’ stato infine notificato nei loro confronti un foglio di via obbligatorio da Pesaro per anni tre.