Pesaro, funerale di Giulia. In migliaia per l'ultimo saluto / FOTO

Nella Chiesa di Santa Croce di via Lubiana si sono tenuti i funerali della 26enne pesarese, deceduta per un'aritmia, mentre stava acquistando il pane

L'ultimo saluto a Giulia (FotoPrint)

L'ultimo saluto a Giulia (FotoPrint)

Pesaro, 18 gennaio 2017 - E’ volata in cielo, Giulia Cesarini. Difficile trattenere le lacrime per chi, con lei, condivideva tutto. Oggi, a darle l’ultimo saluto, nella Chiesa di Santa Croce di via Lubiana, erano in migliaia. Quelli della sua generazione, gli amici stretti, i colleghi di lavoro, il fidanzato Denis, conoscenti e tutta la sua famiglia. A celebrare la messa, Don Mario, insieme con il parroco della Chiesa di Santa Maria del Porto, Don Marco De Franceschi ed il prete della parrocchia di Rimini che Giulia e il suo fidanzato frequentavano.

“Ci uniamo alla mamma di questa giovane creatura, Claudia, e a tutta la sua famiglia - ha esordito Don Marco durante la celebrazione - : se potessimo vedere ora Giulia nell’eternità, la vedremo come una persona splendida, raggiante nella luce di Dio. Oggi il Signore l’ha portata via con sé e nella fede lo ringraziamo, perché ora, la preziosa vita di questa giovane creatura, vivrà nella sua beatitudine” (FOTO).

In prima fila, c’era tutta la sua famiglia: la mamma, Claudia Piemonti, il padre, Stefano Cesarini, il fratello Francesco, il fidanzato Denis e i nonni. E’ stato il fratello Francesco, che era molto legato a Giulia, a prendere per primo la parola, alla fine della cerimonia: “Vorrei raccontarvi questo episodio - ha confessato il ragazzo in lacrime - : sabato scorso, improvvisamente, sono stato abbagliato da un raggio di sole; non capivo perché sopraggiungesse così forte verso di me, infondo di fianco avevo tutti i miei cari. Dopo dieci minuti, mia madre mi ha chiamato dicendomi che Giulia era morta. Mi è crollato il mondo addosso, ma lei sarà sempre con noi. Ve lo garantisco. Dovete tutti sorridere per lei, perché mia sorella era così: un raggio di sole, sempre col sorriso”.

Una tragedia, quella di Giulia, deceduta sabato scorso per un’aritmia improvvisa, mentre stava acquistando il pane in un forno riminese, difficile da accettare. Era molto conosciuta a Pesaro, ma da qualche anno si era trasferita a Rimini, dove aveva deciso di andare a convivere con il fidanzato; aveva trovato lavoro in un laboratorio di analisi di Sant’Arcangelo, il Sealab. Proprio lì, stava sostituendo una dipendente in maternità. “Non immaginavamo di salutarti così presto - le parole di una collega dall’altare - . Dicevi spesso che eri scettica nei confronti della vita eterna; in effetti sei stata furbetta. Il tuo cuore era già per Dio: quando ti parlavo di lui e della nostra madre celeste, tu sorridevi. Hai lasciato un vuoto grande dentro di noi, Giuli; ma questo non è un addio, è solo un arrivederci. Grazie per i tuoi sorrisi e per la tua spontaneità. Ci rivediamo in Paradiso”.