A Pesaro l’influenza ha già colpito 5 cittadini su mille

E’ iniziato il periodo epidemico, ma il picco è atteso fra due-tre settimane

Mal di testa, febbre, nausee, brividi, tosse e spossatezza

Mal di testa, febbre, nausee, brividi, tosse e spossatezza

Pesaro, 4 gennaio 2018 - Il copione lo conosciamo ed è (quasi) sempre lo stesso. Dopo le feste di Natale, quando si verifica quella micidiale combinazione tra freddo pungente e contatti più frequenti, i sintomi arrivano all’improvviso: dolori articolari, mal di testa, tosse, febbre e debolezza. Segni inequivocabili dell’arrivo dellinfluenza che nelle Marche ha messo a letto 5 cittadini su mille nell’ultima settimana, valore che segnala l’inizio del periodo epidemico.

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Altro dato inequivocabile dell’avanzare del virus sono i primi certificati medici arrivati nei luoghi di lavoro, 7 solo ieri al Comune di Pesaro e altrettanti all’ufficio personale della Provincia. Ma da qui in avanti i casi si dovrebbero moltiplicare visto che il picco epidemico è atteso tra due-tre settimane.

Influenza, ecco come prevenirla

«Mentre nell’inverno 2017 l’andamento fu del tutto anomalo, con un arrivo anticipato dell’influenza di tre-quattro settimane e la presenza di un virus diverso da quello degli anni precedenti che si complicava spesso con focolai batterici – spiega Stefano Loffreda, primario al Pronto soccorso di Marche Nord – quest’anno dovremmo avere un’influenza classica, con il picco tra la fine di gennaio e l’inizio del mese di febbraio. Visto che siamo all’inizio, rivolgerei agli anziani l’invito a vaccinarsi. Ricordo che lo scorso anno l’influenza ha portato a un’alta mortalità, determinando fino a 3 decessi di anziani al giorno tra Pesaro e Fano e decimando i più fragili. Quest’anno, anche se le Marche risultano essere tra le regioni meno colpite dall’influenza stagionale, mi auguro che la popolazione anziana risponda».

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Invito confermato da Marco Monaldi del dipartimento di Prevenzione dell’Area Vasta 1 che spiega come, anche se ci troviamo ‘in zona Cesarini’, può ancora valere la pena sottoporsi al vaccino. «E’ vero che occorrono un paio di settimane perchè diventi protettivo e se si ha già il virus in incubazione non c’è niente da fare – spiega –. Ma visto che il picco non è ancora stato raggiunto, comunque chi si vaccina nei prossimi giorni, può ancora fare in tempo a evitare il contagio». Per chi, invece, è già a letto con l’influenza sono vietati gli antibiotici. «Si tratta di una patologia di origine virale – afferma il farmacista Claudio Mari – dunque l’antibiotico è inefficace, a meno che non insorgano complicanze batteriche che lo richiedano».

Il numero di casi stimati in questa settimana in Italia è pari a circa 673mila (VIDEO), oltre 8.800 sul territorio provinciale modenese. Dall’inizio della sorveglianza, circa 2.168.000 persone si sono ammalate nel nostro Paese.