Urbino, per l’Isef-Scienze motorie mezzo secolo da record

L’istituto che ha fondato la Facoltà risale al 1967

APPLAUDITA Emilia Gismondi, docente a Urbino ora 98enne

APPLAUDITA Emilia Gismondi, docente a Urbino ora 98enne

Urbino, 12 dicembre 2017 - Auguri all’Isef di Urbino. L’Istituto superiore di educazione fisica, oggi facoltà di Scienze Motorie, ieri ha celebrato il 50° dalla sua fondazione. Ieri si è svolta una reunion molto particolare nell’aula magna dell’ex Magistero di via Saffi, tra docenti ed ex, studenti del presente e del passato.

Il convegno “Ieri, oggi e domani: dall’Isef alle Scienze Motorie. Prospettive e Sviluppi” è stato fortemente voluto dal delegato rettorale allo sport dell’Ateneo, Ario Federici. Non un amarcord nostalgico, ma «un autentico momento di riflessione. Oltre alla normale nostalgia abbiamo riflettuto sulle reali prospettive del laureato in Scienze motorie», ha spiegato Federici. Un pomeriggio nel quale gli interventi dei partecipanti, come Egle Abruzzini, già docente e ispettrice del Ministero, il Rettore Vilberto Stocchi, Berta Martini Delegata alla Formazione insegnanti, Giuseppe Cindolo campione nazionale e già docente, Fabio Luna Presidente Coni Marche e Daniele Iacò, presidente del Comitato Italiano Scienze Motorie, sono stati intervallati da filmati d’epoca e servizi di telegiornale che narravano, appunto, del cosmo dell’Isef di Urbino.

Vilberto Stocchi ha ricordato i suoi anni lì: «fu il mio primo insegnamento, nel 1979, ricordo la passione e l’impegno di chi ci lavora e chi ci ha lavorato – Stocchi ha raccontato della determinazione e dell’intuito di Carlo Bo e dell’allora preside di farmacia, Paolo Crepax, nel volere l’Isef –. Il 28 giugno 2001 Carlo Bo partecipò all’inaugurazione del laboratorio di ricerca di educazione fisica, in quel periodo ormai non partecipava più a nessun evento ma lì ci andò».

Tante generazioni  a confronto che ieri si sono incontrate e confrontate «in un omaggio all’Isef ma sopratutto a quelle prospettive dei nostri ragazzi che erediteranno le Scienze motorie, affinché questa laurea abbia veramente un significato occupazionale. In questi anni ci sono state trasformazioni non sempre positive e preoccupazioni ma ci siamo adeguati», ha precisato a incontro concluso, dopo il video messaggio di Peppe Ottaviani alla ministra Lorenzin sul benessere che crea lo sport, Ario Federici. Tra gli iscritti c’è Filippo Magnini ma non sono pochi gli atleti che sono passati dalle strutture di viale Commandino, una su tutte Valentina Vezzali. Poi c’è Gino Falcetta, studente che ha vissuto tutte le evoluzioni, iscritto Isef dal 1965 al 1968 e poi insegnate dal 1979 al 2011: «Sono di Osimo e questa è la ma seconda città, ai miei tempi prendevano due gruppi, maschi e femmine. Studiavamo e giravamo le palestre della città mentre in piscina andavamo a Fano. Anni stupendi». L’Istituto superiore di educazione fisica è anche longevità. Super ospite, acclamatissima da tutti, la professoressa e studiosa Emilia Gismondi, 98enne, che insegno in Urbino.