Pesaro, accoltellato per una bottiglia di vino

L'aggressore, 43 anni, ha patteggiato una pena di 6 mesi e obbligo di firma

Pesaro, accoltellato per una bottiglia di vino

Pesaro, accoltellato per una bottiglia di vino

Urbino, 30 marzo 2017 - Lo ha accoltellato per una bottiglia di vino. Poi, come se niente fosse, si è fermato a mangiare una pizza al taglio in via Mazzini, prima di scendere a Borgo Mercatale per prendere l'ultimo autobus della giornata. E' scappato solo quando si è accorto di essere inseguito da alcune persone che avevano assistito al suo momento di follia. Ma alla fine M. C., italiano 43enne iscritto alla facoltà di Sociologia, è stato catturato dai carabinieri, arrestato e processato per direttissima. Ha patteggiato 6 mesi e 20 giorni per il ferimento del titolare del Kebab Istanbul di piazza delle Erbe.

Erano le 22.30 di martedì quando l'uomo si è presentato nel locale pretendendo una bottiglia di vino che l'uomo dietro al banco, applicando correttamente l’ordinanza comunale che vieta la vendita per asporto di alcolici dopo le otto e mezza, si è rifiutato di vendergli. Di tutta risposta il 43enne ha preso in mano una sedia minacciando di spaccare tutto il locale, se non fosse stato accontentato. Messo alla porta, ha aggredito il commerciante una prima volta con calci e pugni. Poi se ne è andato per qualche minuto, tornando poi con un taglierino.

I tentativi del kebabbaro di calmarlo non hanno avuto successo. E' partito un fendente che mirava alla gola. Per schivare parzialmente il colpo sono stati preziosi i buoni riflessi della vittima e un corso di autodifesa. La lama si è fermata sul palmo della mano destra dell'aggredito che ha iniziato a sanguinare. Così l'aggrssore è entrato indisturbato a prendere la bottiglia di vino che voleva, per poi allontanarsi verso piazza della Repubblica.

Mentre il kebabbaro veniva soccorso da una dottoressa che ha assistito a tutta la scena e accompagnato al Pronto soccorso (dove è stato suturato con 18 punti e dimesso con una prognosi di 25 giorni), il suo aggressore è stato seguito da alcuni testimoni che, al telefono, indicavano i suoi spostamenti ai carabinieri. Con grande sorpresa di tutti hanno riferito anche che lungo la discesa verso Mercatale l'uomo si era fermato a prendere un trancio di pizza.  Pochi minuti dopo i carabinieri di Urbino l'avevano già circondato e arrestato.

Ieri il processo per direttissima. L'uomo ha patteggiato 6 mesi e 20 giorni: i reati contestatigli sono quelli di porto abusivo di armi, lesioni aggravate e minacce. Il pubblico ministero Simonetta Catani lo ha condannato anche all’obbligo di firma, tre volte a settimana, presso la Polizia giudiziaria.