Pesaro, i ladri beffano il giudice. Furto, liberi e furto bis

Sono andati a riprendersi direttamente all’Aci la Golf a bordo della quale erano arrivati

L’ingresso del tribunale di Pesaro, i ladri furono arrestati dalla Volante della polizia

L’ingresso del tribunale di Pesaro, i ladri furono arrestati dalla Volante della polizia

Pesaro, 20 agosto 2016 - Il giudice condanna tre romeni a otto mesi e mezzo per furto di denaro da un portafoglio e sequestra loro l’auto. Pena sospesa e rimessi in libertà. E loro, i romeni, cosa fanno? Una volta liberi, rubano l’auto e fanno perdere le proprie tracce. Una beffa per tutti, in particolare per la persona a cui era stata affidata l’auto, ovvero Maurizio Nicoletti titolare dell’autofficina e centro assistenza e revisioni Aci, il cui cancello è stato divelto. Ora dovrà pagarsi anche i danni.

Tutto è accaduto nel giro di poche ore. Martedì tre romeni, due ventunenni con precedenti e un trentatreenne incensurato, vengono arrestati per avere rubato un portafogli alla Novacart, negozio di cancelleria in Strada Statale Adriatica. Dentro ci sono 35 euro.

Una volta scoperti e catturati, ne restituiscono 20. Dei 15 euro sparite non forniscono spiegazioni. Così come non danno informazioni in merito all’auto con cui sono arrivati dalla Germania, una Golf piuttosto datata: «E’ di nostro cugino», dicono. Ma non riescono a dimostrarlo. Così si va al processo per direttissima che si tiene mercoledì mattina al tribunale di Pesaro. I tre romeni, difesi dall’avvocato Andrea Bianchi, decidono di patteggiare. Vengono condannati a otto mesi di reclusione con l’accusa di furto aggravato.

Ma non è tutto. Il giudice Maurizio Di Palma, dopo avere convalidato l’arresto, li rimette in libertà ma senza auto. Li lascia a piedi. Di Palma infatti dissequestra la Golf, decidendo di consegnarla solo al legittimo proprietario. Poi vieta ai romeni di restare a Pesaro. Devono andarsene dalla città, ma dovranno farlo a piedi, nella speranza che il proprietario della Golf si faccia vivo e se la riprenda a soli 300 euro, valore conseguente al dissequestro.

L’auto viene nel frattempo affidata al centro Aci di Maurizio Nicoletti, in Strada Montefeltro. Ieri i tre romeni lo vanno a trovare. Vogliono l’auto. Nicoletti naturalmente si oppone, spiegando che il giudice ha deciso diversamente. Loro se ne vanno. Ma per poco. Perché poi decidono di tornare nei locali di Nicoletti forzando il cancello. L’auto è senza chiave. Ma loro se la cavano da professionisti: con un rapido ed abile allaccio dei fili la mettono in moto e scappano facendo perdere le proprie tracce. Arrestati per furto, condannati, liberati e di nuovo ladri poche ore dopo.