Pesaro, vuole dare fuoco al vicino e va dai carabinieri. “Mi sfugge”

I militari chiamano in caserma il 118. Disposto subito dopo il ricovero coatto in psichiatria

Una tanica di benzina (Germogli)

Una tanica di benzina (Germogli)

Pesaro, 5 gennaio 2018 - Si è svegliato ieri mattina con l’idea di dar fuoco al vicino di casa. E’ andato sotto le finestre del dirimpettaio urlandogli che aveva la tanica di benzina pronta all’uso. Voleva pure entrargli in casa ma l’altro si è barricato. E allora, un 77enne di Pesaro, con la casa in zona Celletta, non potendo portare a termine la sua «missione» ha deciso di andare direttamente in caserma dai carabinieri per protestare: «Senta maresciallo, io voglio dar fuoco al mio vicino ma non si fa trovare. Vuol dire che se continua a fuggire dovrò dar fuoco alla sua casa. Gli dica che si faccia trovare da me».

A quel punto, il maresciallo si è fatto ripetere il tipo di protesta e dopo aver capito bene con chi aveva a che fare, ha chiamato immediatamente un’ambulanza del 118 per un ricovero in psichiatria del pensionato.

Infatti sono arrivati i sanitari e con una certa pazienza hanno convinto il 77enne a salire nell’ambulanza per andare al pronto soccorso. Nel frattempo i carabinieri sono andati a casa del pensionato alla ricerca di taniche di benzina ed apparentemente non ce n’erano.

Dal controllo delle denunce, gli inquirenti si sono accorti che il 77enne aveva denunciato per almeno dieci volte il vicino di casa che a sua volta aveva replicato con lo stesso numero di querele. Il pensionato con intenzioni incendiarie accusa il vicino di gettargli olio sulle scale per farlo scivolare mandandolo al Creatore, mentre viceversa l’altro contendente lo accusa di tentare di circuire la moglie. Con questo andirivieni di accuse, i due vicini di casa si stanno facendo la guerra da molti anni ma ieri per poco la contesa non saliva di grado.

Ai sanitari del pronto soccorso, il 77enne ha raccontato la stessa storia riferita ai carabinieri, ossia che voleva incendiare vivo il vicino di casa ma non si fa trovare. Di fronte alla pacifica dichiarazione d’intenti, l’uomo è stato sedato e trasferito con urgenza nel reparto di psichiatria dell’ospedale per un ricovero coatto.