Montelabbate, il mago delle moto Mariani nel mirino dei ladri

Enrico Mariani, 4° furto: l’officina devastata dalla banda del buco: "Come faccio ad andare avanti così?"

Enrico Mariani (Fotoprint)

Enrico Mariani (Fotoprint)

Pesaro, 25 marzo 2017 - La notte di mercoledì ha dovuto dormire nell’officina per via del buco nel muro fatto dai ladri, ma gli era già successo. Enrico Mariani, 55 anni di Montecchio, conosciuto nella zona e in gran parte della provincia come un mago delle moto, titolare dell’omonima officina e squadra di cross in via Arena, proprio al confine di Montecchio, ormai ai furti purtroppo ci è abituato. Dormì in officina anche nel 2014, quando a Osteria Nuova gli rubarono le mountain bike. Quattro colpi negli ultimi tre anni, l’ultimo dei quali la notte tra mercoledì e giovedì scorsi: quando i ladri hanno fatto un raid devastante in via Pantanelli visitando molti altri magazzini e officine – scatolifici, ecc...

Nell'officina di Mariani, che le moto da cross le ripara e le vende, oltre ad altri articoli sempre per il cross – i ladri hanno rubato contanti, oggetti dal magazzino in cui tiene l’abbigliamento da cross, e fatto danni, abbattendo muri e centraline dell’allarme, per un valore totale di circa 10mila euro. «I ladri che sono venuti qui da me non credo che lavorassero su commissione, cioè che puntassero alle moto – osserva Mariani – . Quando vengono quelli, sanno come uscire con le moto e le portano via». Anche se le sue moto, quelle rimaste dopo il furto (perchè le altre le ha riconsegnate ai proprietari, «sono assicurato ma visto l’andazzo non voglio responsabilità»), sono ben incatenate.

«Il fatto è che i ladri, una volta dentro, stavolta non sono stati capaci di uscire con le moto: la porta principale della mia officina ha retto allo scasso, e mi hanno portato via solo gli oggetti di abbigliamento». Ma l’intrusione nella sua officina è stata elaborata, oltre che distruttiva. I ladri hanno bucato, letteralmente, il muro di una proprietà attigua: una volta creato il passaggio, sono entrati e si sono diretti, al piano di sopra, smontando un altro pannello che faceva da divisorio, dove sta la centralina dell’allarme. Quella l’hanno spaccata a mazzate. L’intrusione però è stata ugualmente segnalata: solo che i ladri sono riusciti a fare ritardare sul telefonino di Mariani la segnalazione. «Io ho chiuso l’officina alle 20,30, il primo allarme risulta alle 22,02: molto presto per un furto, loro pensavano di disattivarlo». Lo hanno appunto solo ritardato: tanto che quando alle 22 e 28 arriva il primo messaggio sul telefonino di Mariani e lui si precipita, vede solo la marea di danni, ma i ladri sono già fuggiti. Lo scenario è scoraggiante: il buco nel muro (poche ore dopo già ritappato da un muratore), poi il magazzino buttato all’aria, la centralina dell’allarme frantumata. Miracolosamente, i caschi, tra gli oggetti più costosi dell’abbigliamento, sono ancora lì. Arrivano anche i carabinieri di Montecchio, cui sono affidate le indagini.

Che hanno fatto rilievi anche negli altri esercizi di via Pantanelli visitati: un’altra officina meccanica, stavolta per auto, lì vicina, la ‘Pit stop’, il cui titolare dice: «Mi hanno fatto anche a me un buco nel muro, poi hanno rubato una serie di attrezzi. L’inventario lo sto ancora facendo». Poi uno scatolificio. Otto furti in tutto.