Bambino morto per l'otite, l'Ordine dei medici sospende l'omeopata

Il dottor Mecozzi può però impugnare il provvedimento di fronte all'organismo d'appello nazionale

L’omeopata Massimiliano Mecozzi (Fotoprint)

L’omeopata Massimiliano Mecozzi (Fotoprint)

Pesaro, 29 luglio 2017 - Massimiliano Mecozzi, il medico 55enne omeopata di Pesaro che nel maggio scorso curò con la sola omeopatia il bimbo di 7 anni affetto da otite poi degenerata in encefalite mortale, è stato sospeso per sei mesi dall'attività professionale. Decisione non immediatamente efficace, vista la possibilità che ha il dottor Mecozzi di impugnare il provvedimento di fronte ad organismo d'appello nazionale.

La decisione è stata presa ieri sera dopo una riunione fiume della commissione disciplinare provinciale dei medici, presieduta dal dottor Paolo Battistini, conclusasi a mezzanotte e mezza. Due le incolpazioni contestate al medico: non aver curato il bimbo al meglio, garantendo la guarigione, ossia somministrando antibiotici di fronte all'aggravarsi della patologia e di non aver informato i genitori dei rischi che il piccolo Francesco stava correndo.

Mecozzi, presente, non ha parlato. Hanno preso la parola i suoi avvocati, Marilù Pizza di Pesaro ed Enzo Carella di Fabriano, i quali hanno contestato la decisione di infliggere in questa fase una sanzione senza attendere il pronunciamento della magistratura inquirente, che indaga sul dottor Mecozzi per omicidio colposo. L'Ordine ha respinto queste eccezioni spiegando che è un organo professionale indipendente dalle scelte o dai tempi seguiti dalla magistratura.