Minacce alla ex, agente di Pesaro nei guai. Gli tolgono la pistola

E' in forza alla polizia penitenziaria di Rimini. Disposto il divieto di avvicinamento

Donna nel mirino del suo ex, un agente di polizia penitenziaria (foto d'archivio)

Donna nel mirino del suo ex, un agente di polizia penitenziaria (foto d'archivio)

Pesaro, 6 agosto 2020 - Impazzito per amore al punto che sono costretti a ritirargli la pistola d’ordinanza. La paura è che possa fare del male a se stesso, ma anche e soprattutto all’ex fidanzata che ha minacciato di ammazzare. Il pm di Rimini, Annadomenica Gallucci, ha ottenuto dal giudice un divieto di avvicinamento alla vittima.

Protagonista della vicenda, un agente della Polizia penitenziaria del carcere di Rimini, di 53 anni, residente nel Pesarese. Talmente fuori di testa dopo la rottura con la ragazza, da costringerla a rivolgersi ai carabinieri di Riccione perchè ormai terrorizzata dalle minacce di lui. I due si erano conosciuti nel 2018, e fino a metà del giugno scorso la relazione funzionava abbastanza bene, anche se avevano deciso di non convivere, probabilmente a causa del fatto che lei aveva una figlia dal primo matrimonio.

Una ‘famiglia allargata’ che all’agente sembrava invece stare piuttosto stretta, soprattutto a causa della gelosia ossessiva che aveva nei confronti della compagna. E infatti le prime ‘esplosioni’ erano cominciate proprio da quando i due avevano accettato di fare da testimone di nozze all’ex marito di lei. Da quel momento la situazione era andata via via peggiorando. Fino a quando lei, dopo vari tira e molla e ripensamenti, aveva deciso di darci un taglio.

Da quel momento la sua serenità era finita. L’ex la seguiva, la braccava, le telefonava continuamente. Ma soprattutto cominciava a diventare violento. Dalle suppliche passava repentinamente alle minacce: "Ormai non scappi, sei carne morta... sto partendo a cercarti". Uno stato di alterazione che aveva costretto a intervenire gli stessi colleghi dell’agente di polizia penitenziaria, al punto che alla fine avevano deciso di ritirargli la pistola d’ordinanza. In quella circostanza, l’agente era stato addirittura accompagnato al pronto soccorso dell’ospedale psichiatrico, tanto aveva perso il controllo. Gli stessi medici, gli avevano proposto il ricovero che però lui ha rifiutato. Di fronte a tanta instabilità, il giudice ha subito disposto il divieto di avvicinamento alla donna.