Montecchio: inaugurata l’altalena dell’amicizia

Sofia, tutti i bambini e le persone diversamente abili potranno finalmente dondolarsi nel parco

PRONTI VIA L’altalena e un gruppo di scolari dell’Ic Giovanni Paolo II

PRONTI VIA L’altalena e un gruppo di scolari dell’Ic Giovanni Paolo II

Montecchio di Vallefoglia (Pesaro e Urbino), 30 ottobre 2016 - Cosa ci accomuna meglio di un desiderio? Lo sanno bene i bambini che tra loro non fanno differenze. E così alle ore 9, dopo tre minuti, tre, che l’ingegnere Lorenzo Gai, dell’amministrazione comunale di Vallefoglia ha tolto i sigilli alla grande, nuovissima, altalena per persone diversamente abili nel Parco Berlinguer di Montecchio, insieme alla piccola Sofia, seduta in carrozzina, pronti a farsi dondolare, sono saliti in due.

E non solo. Altre tre fanciulle, tutte sotto il metro e mezzo, sono rimaste a studiare la situazione: «Aspettiamo che scendano o chiediamo di salire anche noi?», è sembrato leggere nei loro pensieri.

Già perché quell’altalena a guardarla bene è così spaziosa che sembra una navicella capace di contenere tutti. E deve essere proprio la ragione per cui è nata dal momento che esperti ed educatori ieri, giorno dell’inaugurazione, hanno fatto a gara per chiamarla “gioco inclusivo”.

Letteralmente è un’altalena straordinaria: «E’ sicura per chiunque dal momento che è progettata per accogliere persone con disabilità grazie alla comoda rampa d’acciaio – ha spiegato il sindaco Palmiro Ucchielli, davanti ad una platea di alunni di quinta dell’Istituto comprensivo Giovanni Paolo II –. Essendo accessibile a tutti aiuterà le persone a stringere amicizia, scambiare due parole e sentirsi meglio, nonostante i tanti impegni della giornata».

Agli scolari la spiegazione del sindaco deve essere piaciuta: oltre a far andare l’applausometro a fondo scala, a qualcuno per l’entusiasmo gli è scappato pure il palloncino rosso, gonfiato per la festa.

I clown di corsia, volontari della Croce Rossa di Montelabbate, sono scattati regalando abbracci gratis a tutti. Quando è stato il momento di fare la foto ricordo tutti insieme, l’entusiasmo è stato tale che degli adulti presenti quasi s’è persa traccia. Eppure ce n’erano. Tra questi tanti genitori, tra cui quelli di Sofia, Silvia e Massimiliano Marchetti; le maestre; Maria Mencarini, presidente provinciale dell’Unione Italiana ciechi; Rosina Giuseppetti, referente insieme a Giovanni Ambrosini della Lega del Filo D’Oro; il dirigente scolastico Francesco Saverio Granata e della giunta, complice del sindaco nell’impiantare l’altalena, gli assessori comunali Stefano Gattoni, Angelo Ghiselli, Mirco Calzolari.

Il consigliere regionale Andrea Biancani ha letto la poesia sull’inclusione scritta dagli alunni della primaria di Tavullia, amici di Sofia, la bambina diversamente abile che da quando è nata ha fatto venire meno, in tanti spazi pubblici, non poche barriere architettoniche.

Il componimento, grazie alla tipografia Cerioni e alla Lega, è stato stampato su plexiglas e verrà posizionato vicino al gioco. Tanto la famiglia di Sofia, quanto i rappresentanti delle associazioni, hanno elogiato l’attenzione dimostrata dall’amministrazione di Vallefoglia.

«Non siamo disabili – ha detto Mencarini –. E’ l’ambiente in cui viviamo che ci rende diversamente abili».

«Se le questioni le risolviamo insieme – ha concluso Silvia, mamma di Sofia – tutti i limiti sono superabili».