Museo Pushkin preso d’assalto per vedere Raffaello

Code e biglietti prenotati fino alla fine di ottobre. All’inaugurazione molti big di cultura e governo. Entro dicembre forse anche la visita di Putin

Grande interesse e passione da parte dei russi nei confronti di Raffaello Sanzio

Grande interesse e passione da parte dei russi nei confronti di Raffaello Sanzio

Mosca, 14 settembre 2016 - Continua la mostra che già mesi prima dell’apertura ha fatto tanto parlare di sé. L’esposizione “Raffaello: il volto e la poesia”, inaugurata lunedì 12 al Pushkin di Mosca, promette di battere ogni record. Gli organizzatori hanno fatto sapere che, a meno di 24 ore dall’inaugurazione, i biglietti online erano già tutti esauriti fino alla fine di ottobre, inducendo il museo a pensare ad aperture straordinarie anche notturne.

La mostra ha portato in Russia 11 opere del maestro urbinate per un valore totale di 430 milioni di euro, tra queste vi sono il celebre “Autoritratto”, partito da Firenze insieme ad altri quattro dipinti e tre disegni, “L’estasi di Santa Cecilia” proveniente dalla Pinacoteca nazionale di Bologna, e l’enigmatico dipinto “La Muta” dalla Galleria nazionale delle Marche di Urbino.

A fronte delle numerose polemiche riguardo l’opportunità di prestare all’estero opere così delicate, l’ambasciatore d’Italia, Cesare Maria Ragaglini ha sottolineato che «tutte le ultime tecnologie in fatto di conservazione e trasporto delle opere sono state impiegate per lo spostamento», aggiungendo la sua personale “felicità” non solo per la decisione di prestare le opere ma anche per la comprensione del “significato istituzionale” dell’operazione per i rapporti tra Italia e Russia.

Oltre a Ragaglini all’affollato vernissage di lunedì sono intervenuti anche il direttore deli uffizi, Eike Schmidt e la direttrice del Pushkin, Marina Loshak.

Presente anche Peter Aufreiter, direttore della Galleria nazionale delle Marche di Urbino.

Molte le personalità politiche arrivate a visitare la mostra: il ministro della cultura Medinsky, il vice ministro degli esteri Meshokov e Mikhail Shvidkoi, rappresentante speciale del Cremlino per la cooperazione culturale internazionale. Si auspica una visita del presidente russo Vladimir Putin entro l’11 dicembre, data di chiusura dell’esposizione.