Pesaro, il caso dello strano pesce nel canale. "E' un trigone viola"

Svelato il protagonista dell'avvistamento che sta circolando in rete. "Attenzione, è un pesce pericoloso"

Il trigone viola avvistato nel porto di Pesaro

Il trigone viola avvistato nel porto di Pesaro

Pesaro, 19 luglio 2017 - Inusuali avvistamenti in questi giorni all’interno del porto. A notare uno strano pesce che si dimenava tra le imbarcazioni è stato Riccardo Calzolari, che ha subito scattato una foto per identificare l’animale, chiedendo lumi anche nel gruppo ‘Sei di Pesaro se...’. Una spiegazione a noi l’ha fornita il presidente del club Sub Tridente, Maurizio Tonelli, la cui passione lo porta ad immergersi nei mari di tutto il mondo.

«Certo, non l’ho visto direttamente, ma dalla foto – afferma il subacqueo – mi sembra un trigone viola, sicuramente fuggito dalla rete di un pescatore. Il trigone, o pastinaca, è una specie particolare di razza, e poiché ha delle carni non commestibili, quando rimane impigliato nelle reti, i pescatori lo ributtano in mare. Capita spesso che venga rigettato all’interno dei porti, dove gira in superfice per giorni finché non riesce a trovare l’uscita.  Ne abbiamo viste già un paio quest’anno, ma il loro ambiente è il mare aperto. E’ anche abbastanza pericolosa perché in fondo alla coda ha una parte cornea che termina con una punta affilatissima che usa per difendersi quando si sente minacciato. Un aculeo che può trafiggere e iniettare veleno».

A scanso di equivoci, il trigone non è un animale esotico, ma un pesce che vive comunemente nel Mediterraneo, anche se non è così facile incontrarlo. E può essere davvero pericoloso. Nel 2006 fu proprio un esemplare di pastinaca ad uccidere Stephen Robert Irwin, il famoso 'Crocodile hunter' che dopo aver catturato coccodrilli e serpenti di ogni tipo, morì proprio a seguito dell’attacco di un trigone, che lo trafisse nel petto, in un punto vitale vicino al cuore. Dopo di lui sono stati segnalati feriti anche in Liguria e Sardegna.

Ma se il trigone non è un alieno dei nostri mari, ce ne sono molti altri, anche pericolosi, che stanno conquistando l’Adriatico. Secondo l’Ispra, il nostro è il mare italiano con il più alto numero di specie non indigene, in particolare al nord. Ben 91 specie aliene, 9 delle quali potenzialmente nocive. Dal granchio blu al pesce pappagallo, dal pesce palla al barracuda. Tutti fino a pochi anni fa sconosciuti nelle nostre acque, compresa la noce di mare, che lo scorso anno ha tormentato la stagione. Quest’estate non ce n’è traccia.