Pesaro e Urbino, 16 dicembre 2017 - Sarà votata in consiglio regionale la proposta di legge per il risparmio dell’acqua potabile: nel testo, votato all’unanimità dalla commissione Sviluppo economico, ci sono incentivi per la realizzazione di sistemi di raccolta dell’acqua piovana depurata, sia per usi domestici sia per l’irrigazione, e la previsione di interventi per promuovere e attuare il risparmio della risorsa idrica. L’obiettivo è utilizzare al massimo, per gli usi consentiti, l’acqua piovana e le acque grigie evitando la dispersione di acqua potabile.
«Contrariamente a quanto si pensa – afferma il presidente della commissione Gino Traversini –, l’acqua potabile non è una risorsa illimitata ed i cambiamenti climatici in atto stanno rendendo più evidente il problema. Questa legge intende sensibilizzare rispetto al tema e mette anche in campo misure concrete per evitare lo spreco. È stato un lavoro intrapreso con impegno da tutta la commissione – sottolinea Traversini – e che ha ricevuto il sostegno di tutte le forze politiche. Ora il testo arriverà in terza commissione con la quale collaboreremo e l’obiettivo è portarla al più presto in aula».
Si stabilisce l’obbligo di costruire sistemi di raccolta dell’acqua piovana per uso interno nelle nuove costruzioni e per le ristrutturazioni urbanistiche (dove non vincolate per la tutela storica e paesaggistica), prevedendo degli sconti sugli oneri di urbanizzazione. Per le ristrutturazioni private, c’è l’obbligo di costruire sistemi idrici integrati per acqua potabile e non e si prevedono agevolazioni fiscali, ecc.
«In Parlamento i deputati marchigiani Marchetti e Petrini, componenti della commissione Bilancio e Finanze, hanno presentato, sollecitati da noi, un emendamento alla legge di Stabilità per benefici fiscali per chi adotta misure di raccolta e riutilizzo delle acque piovane, da 10 milioni di euro. Dall’Europa poi è stata accolta la modifica al Programma di sviluppo rurale della Regione nel quale sono stati inseriti investimenti per invasi e cisterne di accumulo idrico per tutte le strutture agricole per uso zootecnico ed irriguo – continua Traversini –. Il mio impegno per l’acqua parte dagli anni ‘90, quando ero sindaco di Cantiano: mi sono opposto agli interventi che volevano intaccare fonti importanti come quella del pozzo del Burano. Ora stiamo concretizzando a livello regionale un ragionamento più completo sull’uso dell’acqua potabile».
di l. o.