Frontino, l’isola della cultura sui monti / FOTO

Assegnato il Premio Montefeltro. La sezione letteraria a Mariapia Veladiano. Applausi ad Antoci, eroe antimafia

Mario Logli, secondo da sinistra, presenta il suo dipinto su Montefiorentino

Mario Logli, secondo da sinistra, presenta il suo dipinto su Montefiorentino

Frontino (Pesaro e Urbino), 8 ottobre 2017 - Ogni anno il Montefeltro aggiunge alla bellezza dei luoghi e del paesaggio quello della cultura, con il Premio Frontino Montefeltro che per la sua trentaseiesima edizione si è aperto domenica mattina nel Convento di Montefiorentino ad accogliere tutti fin dall’ingresso con l’agguato della splendida Cappella dei Conti Oliva, capolavoro di Giovanni Santi, e con il saluto prima del sindaco di Frontino Andrea Spagna poi del rettore dell’Università di Urbino Vilberto Stocchi a ricordare la lungimiranza dei loro predecessori Antonio Mariani e Carlo Bo che lo fondarono.

Davanti al consueto nutrito parterre di autorità, per la sezione Cultura del Montefeltro il conduttore Giuseppe Biancalana ha annunciato il primo premiato Carlo Colosimo, curatore dell’opera «San Marino 1462-1463. I patti di Fossombrone e la Bolla di Pio II» (Repubblica di San Marino, GDG, 2017). Per la sezione Stili, figure e pratiche della Cultura, a cura del Rotary Club di Urbino, la giornalista Lara Ottaviani de il Resto del Carlino che ha ringraziato i genitori per avergli donato il senso dell’equilibrio come virtù professionale da perseguire ogni giorno e il giovane attore urbinate Mathias Martelli, ispirato a suo dire dal detto di Molière «La risata spalanca la bocca e con la bocca anche il cervello e nel cervello entrano i chiodi della ragione» nel lanciare in oltre duecento repliche il suo spettacolo Il mercante di monologhi prima di ottenere da Dario Fo il permesso di cimentarsi con l’impresa di riprendere il suo Mistero Buffo per la prossima tournée.

Il premio Antonio Mariani per la sperimentazione scolastica è stato poi assegnato all’Istituto Comprensivo «Montefeltro» di Sassocorvaro per il tema «Sestino» dell’allievo Alessandro Cima, già vincitore del Premio Paolo Nonni.

Per la sezione Ambiente a cura del Parco Interregionale del Sasso Simone e Simoncello, è stato premiato Giuseppe Antoci, Presidente dell’Ente Parco Regionale dei Nebrodi, noto per aver difeso la legalità nel Parco fino al punto di subire un attentato mafioso il 18 maggio 2016. «Combattere la mafia è semplice» ha affermato «è sufficiente seguire la legge. E quando si fa questo è lo Stato che vince».

Per la sezione Umane diversità la psichiatra e docente Alessandra A.M. Nivoli ha ricevuto il premio da Ferruccio Giovanetti, Presidente del Gruppo Athena, che ha sottolineato il valore degli studi di vittimologia come necessari ora più che mai, nel difendere le donne vittime di violenza.

Mariapia Veladiano si è poi aggiudicata il premio Lo scrittore per l’arte di vivere, quale autrice del romanzo Una storia quasi perfetta (Modena, Guanda, 2016) nel quale l’arte e la bellezza non sono fini a se stesse ma capaci di accrescere di valore l’animo umano e la società. Infine, quale Personaggio del Premio Frontino 2017 è stato proclamato il pittore e incisore Mario Logli, che ha ricambiato facendo dono al Comune di Frontino di una sua opera raffigurante il Convento di Montefiorentino che si eleva sul cielo del Montefeltro come essendo una laica Assunzione.