Pesaro, 27 giugno 2017 - Prove generali di come affrontare una emergenza ambientale in mare: questa mattina, a 13 miglia marine dal porto di Pesaro (circa 25 chilometri) c’è stata una simulazione di collisione fra una nave appoggio e la piattaforma off shore “BRENDA Prod“.
Si tratta di una esercitazione prevista dalla pianificazione annuale, ed è stata coordinata dalla sala operativa della Guardia costiera di Pesaro, insieme con la sala emergenza ENI (che gestisce la piattaforma) di Ravenna.
In pratica, è stato simulato quel che potrebbe acacdere se una nave appoggio, per una avaria, entrasse in collisione con la piattaforma, causando lo sversamento – simulato - in mare in mare di 5 metri cubi di gasolio ed una modesta fuoriuscita di gas. All’operazione hanno partecipato due motovedette della Capitaneria di Pesaro, e due mezzi antinquinamento della stessa ENI, “Sea Runner” e “Brodospas Beta”, oltre a tutte le istituzioni locali che a vario titolo hanno competenze di Protezione Civile
Per testare i meccanismi di risposta alle emergenze, secondo un grado crescente di difficoltà operativa, è stato simulato di un frazionamento della macchia inquinante e la minaccia di avvicinamento della stessa alla costa, il che ha determinato la dichiarazione dell’emergenza locale e l’attivazione di un sistema di coordinamento complesso dalla Capitaneria di Porto del Compartimento di Pesaro, e l’impiego suppletivo - sempre simulato - di un mezzo specializzato della “Castalia Ecolmar” concessionaria nazionale del servizio antinquinamento sottoposto alla vigilanza del Ministero dell’Ambiente.
L’esercitazione si è conclusa definitivamente con il recupero “simulato” di tutto il prodotto inquinante, accertando la tempestiva ed efficace risposta di tutti gli operatori coinvolti