Valentino Rossi dimesso dall'ospedale di Ancona

Il campione che ha anche mosso i primi passi aiutandosi con le stampelle, è stato trasferito in un Centro di riabilitazione top secret

Valentino Rossi esce dall'ospedale (Foto Alberto Bignami)

Valentino Rossi esce dall'ospedale (Foto Alberto Bignami)

Ancona, 2 settembre 2017 - E' tornato nella sua Tavullia. "Ho trascorso bene la notte, ho dormito, e questa mattina mi sono sentito bene. I medici mi hanno visitato e mi hanno dato l'opportunità di tornare a casa, dove sarò in grado di riposare ancora meglio. Comincerò la riabilitazione al più presto e vedremo come il mio corpo reagisce prima di prendere decisioni - ha aggiunto il campione della Motogp sul sito del team Yamaha -. Devo dire 'grazie' ancora una volta a tutto il personale degli Ospedali Riuniti di Ancona, ma anche il Primo Soccorso di Urbino e il Servizio 118, nonché tutti gli amici che sono venuti a trovarmi. Come ho già detto, farò tutto il possibile per tornare al più presto possibile": Anche la Yamaha ha ribadito che il pilota, viste le buone condizioni di salute post intervento, è potuto tornare a casa "accompagnata dal suo staff, dove continuerà il recupero".

Valentino Rossi è stato dimesso (VIDEO) questa mattina dall'ospedale di Torrette di Ancona, dov'era ricoverato dopo l'intervento per la frattura di tibia e perone. Il campione, che ha passato una notte tranquilla e ha anche mosso i primi passi aiutandosi con delle stampelle

Prima di andare a casa ha lasciato autografi al personale sanitario. Alcuni infermieri li mostrano ai fotografi: sono fogli fotocopiati con una foto del pilota e la firma. Come è stato il Dottore come paziente? "Molto tranquillo, non ha creato nessun problema", raccontano. Il reparto è stato presidiato per circa 30 ore, fino alle 9,30 di stamane, da polizia, carabinieri e guardie giurate, a tutela dell'ordine, e della privacy del campione. "Non c'è stato nessun problema, il reparto ha funzionato regolarmente", assicura il direttore generale Michele Caporossi, che ringrazia ancora una volta le forze di polizia. E, insieme al primario Raffele Pascarella, che ha operato Valentino, ringrazia anche i rappresentanti dei media, che, pur facendo il loro lavoro, non hanno intralciato l'attività del nosocomio.

"Ho trascorso una buona nottata, ho dormito e questa mattina mi sono sentito bene. I dottori mi hanno visitato e mi hanno dato l'ok per andare a casa, dove sarò in grado di riposare anche meglio. Inizierò la riabilitazione prima possibile e vedremo come il mio corpo reagirà prima di prendere qualsiasi decisione". Queste le prime parole del campione di Tavullia. "Devo dire grazie ancora una volta a tutto lo staff degli Ospedali Riuniti di Ancona, ma anche al pronto soccorso di Urbino e al servizio 118, oltre che a tutti gli amici che mi hanno fatto visita - aggiunge il campione della Yamaha -. Come ho detto ieri, farò di tutto per tornare in pista prima possibile".

Ad annunciare le dimissioni di Valentino Rossi è stato il professor Raffaele Pascarella (GUARDA IL VIDEO), direttore dell'unità operativa ortopedia e traumatologia degli Ospedali Riuniti Torrette di Ancona, che ha operato il fuoriclasse di Tavullia alla gamba destra nella notte tra giovedì e venerdì. Rossi, che cadendo in allenamento aveva rimediato la frattura scomposta di tibia e perone, ha mosso i primi passi con le stampelle ed è "uscito con la sua carrozzina senza problemi, accompagnato dai suoi familiari. Avremo voluto tenerlo qualche giorno in più ma ha voluto tornare a casa", ha aggiunto Pascarella confermando che "in 30-40 giorni potrebbe tornare a gareggiare. Poi ognuno ha i propri tempi. Ha alcuni dolori ma sta bene. La frattura è stabile, dipende dalla sua capacità deambulatoria e dal dolore che proverà. Le gambe servono per andare in moto e poter gareggiare ad alti livelli. Quando tornerà non lo so, la palla di cristallo - ha scherzato il professore - non me l'hanno ancora consegnata. Con Rossi abbiamo parlato di lui e del suo recupero, non del suo lavoro".

Sono tanti i tifosi che dopo l'incidente erano andati all'ospedale di Torrette per portargli un fiore o per strappargli un autografo. Ma la camera di Valentino Rossi, operato nella notte ad Ancona dopo  l'incidente avvenuto durante l'allenamento che gli è costata una doppia frattura alla gamba destra, è rimasta isolata come un bunker. Nel pomeriggio di venerdì il campione di Tavullia aveva ricevuto la visita del fratello Luca Marini e del team manager di Yamaha Lin Jarvis. Sono andati a trovare il campione anche due piloti della sua Accademy, l'amico di sempre Uccio, che si è fatto un selfie con alcuni fan e ha firmato alcune t-shirt.

Valentino Rossi in fila come tutti gli altri al pronto soccorso

L'arrivo di Valentino Rossi all'ospedale di Ancona, dove è stato operato

E in serata era poi arrivata la visita del presidente del Coni, Giovanni Malagò, cui il campione di Tavullia ha confidato: "Voglio tornare in pista per il Gp del Giappone di metà ottobre, il mio obiettivo è questo". Malagò ha riferito  all'Ansa di aver trovato Rossi "incredibilmente carico". "L'ho trovato bene, davvero bene - ha detto  il n.1 del Coni -, e la cosa commovente è come se lo coccolano i giovani piloti della sua scuderia. Stanno lì al suo fianco ed è lui che li tiene su. Ribadisco, vuole tornare in gara in Giappone e da uno come lui c'è aspettarsi di tutto".

"Valentino Rossi ha un carico positivo di energia contagiosa. Sospetto fortemente che voglia tornare in pista a Motegi", ha aggiunto Malagò. Il Dottore  ha anche confidato al presidente la volontà di far crescere giovani piloti nel suo ranch di Tavullia e "investire per supportare l'attività di questi ragazzi". 

Valentino Rossi operato ad Ancona: "Voglio tornare subito in pista" - Gli incidenti nella carriera del Dottore - L'infortunio e gli auguri dal web

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