Valentino Rossi a cena al ristorante 'Le contrade' di Piandimeleto

Con lui il fratello Luca Marini, Nicolò Bulega e lo staff. Tagliatelle e legumi di San Sisto per il campione di Tavullia

Valentino Rossi con Norina Mauri e Marcello Rivi

Valentino Rossi con Norina Mauri e Marcello Rivi

Piandimeleto (Pesaro Urbino), 8 dicembre 2017 - «E chi lo avrebbe immaginato che un giorno avrei potuto parlare con Valentino Rossi. Per vederlo, anni fa, gli avevo organizzato anche una gara tra cuochi superveloci, nel suo ristorante, ma lui non era riuscito a venire». Risiero Severi non crede ai suoi occhi e per un giorno non si è nemmeno lavato la mano. Perché la sera di mercoledì l’ha stretta a Valentino Rossi e ci ha fatto pure la foto: «Lo abbiamo incontrato al ristorante Le Contrade. E’ stato gentilissimo, disponibile, non credevo che un personaggio come lui si intrattenesse facilmente con noi del paese e apprezzasse anche i nostri poveri ma buoni legumi di San Sisto!».

Non sta nella pelle Risiero, l’uomo dei funghi, il regista, assieme a comitato e Oberdan Nonni, della festa di San Sisto. Mercoledì sera al ristorante Le Contrade, c’era proprio Valentino Rossi, assieme a tutto il suo staff, per la consueta cena di fine anno a base di tartufo. Una tappa obbligata, in una sala dove si respira poesia prima di tutto, con il titolare Marcello Rivi che scivola tra i tavoli introducendo ogni straordinaria creazione di sua moglie Norina con frasi del tipo «eccolo qua, in tutta la sua suadenza profumata, nella sua essenza terragna, delicato e travolgente, sia maestà il tartufo accarezzato dal gelo....».

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E mentre il cuoco poeta di sala declama, lui, Valentino, degusta, assieme a suo fratello Luca Marini, a Nicolò Bulega del suo team e a tutti gli amici e collaboratori. Già, ma cosa ha mangiato Valentino? Opere d’arte gastronomica firmate da Marcello e Norina, a base di tartufo vero dei comuni limitrofi (e non...comunitario): sformatino di ceci, poi frittata con uovo e lenticchie, funghi, («Se la senti, la frittata alle lenticchie col tartufo di San Sisto, non la lasci più», fa Marcello). Quindi il carpaccio, la morbidella (a base di patata di Sompiano e casciotta) e le richiestissime e infinitamente buone tagliatelle mattarellate, le sue preferite.

Il nuovo casco di Valentino Rossi, in stile messicano
Il nuovo casco di Valentino Rossi, in stile messicano

Ancora: tagliata di chianina, boero con cuore di formaggio e pere, crostata di carote mantecate con vino santo di Sant’Angelo in Vado e infine fondutina di formaggio valtellinese. Tutto al tartufo. In abbinamento la freschezza del «Pagadebit» della cantina «Amarcmand», un vino bianco piacevolissimo. Con i complimenti di Marcello e di sua moglie Norina: «Valentino è proprio una persona eccezionale!».

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