Luca Varani in Tv: il Pd chiede che non vada in onda

Il mandante dell’aggressione con l’acido a Lucia Annibali intervistato dalla Leosini

Luca Varani in Tv a ‘Storie Maledette’

Luca Varani in Tv a ‘Storie Maledette’

Pesaro, 4 gennaio 2015 - L’appuntamento è per stasera alle 21.05 su Rai 3 per la serie Storie Maledette. Protagonista del botta e risposta con la giornalista Franca Leosini è Luca Varani, avvocato pesarese, 38 anni, condannato in primo e secondo grado a 20 anni di reclusione per esser stato riconosciuto come mandante dei sicari albanesi che lanciarono acido sul volto di Lucia Annibali, avvocatessa rimasta anch’essa sfregiata.

Una vicenda di cui si conosce ormai quasi tutto, ma sulla quale mai si era espresso, direttamente e nelle aule giudiziarie, lo stesso Luca Varani.

Di qui lo sconcerto della procura di Pesaro, che ha rappresentato la pubblica accusa al processo, sulla procedura scelta per autorizzare l’intervista in carcere a Varani: «Una procedura scorretta e in violazione della legge», ha tuonato il procuratore Manfredi Palumbo.

«Ma non chiediamo nessuna censura», ha aggiunti il magistrato.

Invece i parlamentari del Pd Vinicio Peluffo, Michele Anzaldi e Alessia Morani hanno chiesto in un’interrogazione la sospensione della messa in onda della intervista, in attesa della decisione della Cassazione.

A questa richiesta si è aggiunta stamane anche la senatrice pesarese del Pd Camilla Fabbri, che è anche componente della Commissione di Vigilanza: «Ho sottoscritto l’interrogazione con cui i colleghi della Commissione di Vigilanza, Vinicio Peluffo e Michele Anzaldi, chiedono al presidente e al direttore generale della Rai di valutare la sospensione della messa in onda, prevista per questa sera, dell’intervista a Luca Varani».

E aggiunge: «Si tratta di una richiesta doverosa, soprattutto dopo l’intervento critico della Procura di Pesaro, con cui non si vuole però mettere ovviamente in discussione la professionalità di Franca Leosini. Si tratta infatti di una questione di opportunità e di rispetto per una vicenda drammatica, che dunque non puo’ essere sottovalutata dal servizio pubblico».