Botte da orbi alla moglie, arrestato un ex bancario

I carabinieri sono andati alla casa della coppia: lei si era rifugiata in macchina

Violenza

Violenza

Bologna, 29 marzo 2017 - Il volto tumefatto, occhi lividi e pesti. E il terrore nello sguardo. Era arrivata così, in caserma dai carabinieri, qualche giorno fa. Stremata dalle botte, ma decisa a mettere fine a una vita di violenze tra le mura di casa. Quella doveva essere l’ultima volta che quel marito-padrone alzava le mani su di lei. Anche se già sapeva che la denuncia sarebbe stato solo il primo passo. E che soprattutto non l’avrebbe messa al riparo da nuove aggressioni.

Domenica scorsa, infatti, il suo inferno domestico è tornato a materializzarsi. Ma questa volta ha trovato la forza di reagire, di dire «no» subito e forse per sempre a quelle violenze. Così ha chiamato i carabinieri che sono arrivati nel pieno dell’ennesimo raptus dell’uomo. A finire agli arresti domiciliari con l’accusa di maltrattamenti in famiglia, è un ex bancario pesarese di 67 anni. Quando domenica i militari sono corsi a casa dei due, la moglie, 65enne anche lei pesarese, si era rifugiata in macchina. Era riuscita a scappare da una nuova razione di offese, minacce e botte. Quella furia cieca e incontenibile, in cui il marito, persona irreprensibile fuori casa, si trasformava invece tra le mura domestiche ormai da anni. Anni di inferno in cui la donna è dovuta ricorrere più volte alle cure del pronto soccorso per farsi medicare da lividi e ferite.

Ma senza mai denunciare ai sanitari chi gliele avesse provocate. Per paura di subire anche di peggio. Ma anche per proteggere la fragile unità della famiglia e soprattutto la figlia. Ci ha provato giusto una volta, tempo fa, a rivolgersi alle forze dell’ordine, con una querela in Questura. Che poi sarebbe stata costretta a ritirare. Domenica però qualcosa è cambiato. Il marito è ora agli arresti domiciliari a casa del fratello. Il caso è sul tavolo del pm Silvia Cecchi. In attesa dell’udienza di convalida della prossima settimana.