Caccia al writer che inneggia al nazismo

Panchine, asfalto e muri imbrattati con svastiche sia al porto che al Miralfiore

Una delle scritte del writer nazista

Una delle scritte del writer nazista

Pesaro, 20 agosto 2017 - C'è ormai un addetto del Comune che da mesi corre dietro ad uno squilibrato che va imbrattando panchine, e non solo, sia al porto che nell’area del Miralfiore, con scritte – grandi, piccole e per tutti i gusti – molto particolari ma anche allarmanti perché con una buona grafia piazza prima due croci uncinate, simbolo del nazismo, scrivendo al centro ‘Psiko Mengele’, oppure ‘Psiko Kapò’. Insomma personaggi che rientrano nella lugubre storia dei campi di concentramento tedeschi. Con Kapò si intendevano gli internati che diventavano ‘secondini’; la seconda scritta riguarda invece il dottor Joseph Mengele una delle più sconcertanti e lugubri figure del nazismo, l’angelo nero sterminatore di Auschwitz-Birkenau, l’uomo degli esperimenti per venire a capo delle anomalie genetiche, poi fuggito in Sud America e mai preso.

Queste scritte, che vengono regolarmente cancellate ma che tornano poi a spuntare qua e là per la città, hanno attratto la curiosità di tante persone e segnalazioni sono arrivate anche in redazione. Anche perché non si capisce bene cosa stiano a significare o a cosa vogliano alludere. Qualcuno ha anche pensato a giochi demenziale da installare sui cellulari. Ma pare non sia così e quindi nessuno capisce più di tanto sul caso e sul significato recondito dei messaggi. Del fatto, e non da oggi, si stanno interessando le forze dell’ordine (Questura) e a periodi regolari anche i vigili urbani mettono in moto gli uomini del Comune che girano per la città ripulendo muri e panchine. «Un pazzo, uno che ha bisogno di cure!», dicono. Ma a questo punto, viste le segnalazioni che arrivano, pare che le forze dell’ordine si siano prese la briga di scoprire chi è questo fenomeno paranormale che sta girando dall’inizio dell’estate riportando alla memoria funebri storie naziste. Dice uno psichiatra: «Il fatto che il tratto di scrittura sia pulito non depone a favore, anzi. Sicuramente siamo di fronte ad una intelligenza non vivace visto che esterna queste cose di nascosto, senza dirle apertamente. Forse potrebbe avercela con gli ebrei, ma è una ipotesi, visto i personaggi che vengono citati nelle scritte che lascia in città. Pericoloso? Questo non lo può dire nessuno ma non è detto che potenzialmente non lo sia».