Camion ‘truccati’: viaggiano ma risultano fermi. Imprenditore nei guai

Sui mezzi della ditta era stato installato un cronotachigrafo alterato. Sanzione di 1.632 euro e sospensione della patente per il 52enne

Uno dei cronotachigrafi sequestrati

Uno dei cronotachigrafi sequestrati

Urbino, 21 ottobre 2014 - La squadra di polizia giudiziaria della Sezione polizia stradale di Pesaro, in collaborazione con il Distaccamento polizia stradale di Urbino, ha denunciato in stato di libertà un 52enne, residente a Fossombrone ma di origine campana, per attentato alla sicurezza dei trasporti.

All’uomo, titolare di una società con sede legale a Napoli ma operante nella nostra provincia, è stata anche contestata l’infrazione amministrativa prevista dal codice della strada relativa alla circolazione con cronotachigrafo alterato, che comporta una sanzione pecuniaria di 1.632 euro e la sospensione della patente di guida.

Il cronotachigrafo è un componente della strumentazione di bordo dei veicoli commerciali e industriali circolanti nell’area comunitaria europea. Il dispositivo viene installato obbligatoriamente sui mezzi adibiti al trasporto di cose di peso complessivo superiore alle 3,5 tonnellate (autocarri, autotreni, autoarticolati) e su veicoli adibiti al trasporto di passeggeri (autobus, autosnodati) con numero di persone, compreso il conducente, superiore a nove.

In particolare l’attività investigata svolta dalla Stradale ha permesso di accertare che l’imprenditore utilizzava sui suoi autocarri un dispositivo in grado di alterare le registrazione del cronotachigrafo digitale, facendo risultare il mezzo fermo mentre, in realtà, era in viaggio, senza rispettare i periodi di sosta e di riposo previsti dalla legge per gli autisti.

Conseguentemente sono stati effettuati specifici controlli nei confronti dei veicoli in questione. Così, una pattuglia ha fermato per la verifica un autocarro della ditta nel mirino, avendo cosi modo di constatare che sullo stesso era in funzione il dispositivo in questione: a fronte di una ventina di chilometri percorsi dalla partenza dalla sede operativa, faceva risultare una percorrenza di soli cento metri.

E’ stato quindi disposto il sequestro di due autocarri della ditta, nonché quello della strumentazione illegale rinvenuta.