“Alla fine prevarrà la cittadinanza europea”

Joseph H. H. Weiler, tra i massimi esperti della Costituzione dell’Unione, a Urbino per seminari e una mostra fotografica da lui curata

Joseph H. H. Weiler con Silvia Cuppini e Roberto Bua

Joseph H. H. Weiler con Silvia Cuppini e Roberto Bua

Urbino, 12 aprile 2016 - «Io sono un apicoltore, amo Mozart, ho scritto un romanzo, la mia passione è la fotografia e poi mi occupo anche di diritto. Nella mia vita c’è molto di più del mondo del lavoro»: il professor Joseph H. H. Weiler, per l’inaugurazione della sua mostra Momenti di dignità allo Studio Mjras, ha spiegato le sue tante passioni, molte delle quali sono incentrate sulla dignità della persona. L’esposizione, il cui allestimento è stato creato appositamente per le foto di volti e luoghi del mondo, sarà visitabile fino al 17 aprile (orario 10-13 e 17-20) e rientra nel programma di iniziative dell’associazione Fedora dal titolo All’incocio degli sguardi.

«E’ più facile spiegare i volti che ho ritratto – ha detto il professor Weiler in un’intervista a Tele 2000 –: io ho cercato di catturare quello che si chiama il momento di dignità, il momento che si vede al di là della posizione sociale, della circostanza specifica in cui la persona si trova al momento di scattare. Si vede una cosa più profonda, la dignità umana, l’essere con tutta la sua complessità, proprio la condizione dell’uomo. Se ci sono riuscito o no, saranno altri a giudicare, ma è quello che ho cercato di catturare. Per quanto riguarda i luoghi, invece, sicuramente non sono della scuola di National Geographic: non ci sono bei posti, la natura meravigliosa, la magia della natura; ogni luogo ha una presenza umana, a prescindere dal luogo in sé; c’è sempre qualche storia dietro, significativa, che tocca la condizione umana. E’ un po’ più difficile scoprirla ma chi ci prova può trovare che sono luoghi che parlano e parlano della condizione umana».

Il professor Weiler, presidente dell’European University Insitute di Firenze, giurista che ha contribuito alla stesura della Convenzione dei Diritti Umani e delle Libertà Fondamentali del Parlamento Europeo, ha raccontato che «la mia passione per la fotografia ha 50 anni: quando ho avuto la mia prima Leica come regalo del mio Bar Mitzvah a 13 anni, una C3 che fu costruita nel 1933 o ‘34, è nata la passione. Ho scoperto la vocazione più recentemente, negli ultimi 15 anni, in cui sono riuscito a fare quello che volevo, non solo delle belle foto, ma foto che possano parlare».

Nel pomeriggio, Weiler aveva tenuto una lezione a Giurisprudenza dal titolo Perché è fallito il progetto di cittadinanza europea? «Se definiamo cittadinanza la relazione privilegiata orizzontale fra i concittadini, negli ultimi 2 o 3 anni è difficile vederla in Europa, se pensiamo ai tedeschi, ai greci. C’è più solidarietà a livello di governi che a livello di cittadini. Però sto scrivendo un articolo, prendendo da Benedetto Croce, in cui dico che alla fine vincerà anche la cittadinanza europea».

Gli appuntamenti allo Studio Mjras, proseguono mercoledì (13 aprile) pomeriggio alle 16,30 monsignor Giovanni Tani, arcivescovo di Urbino, Urbania e Sant’Angelo in Vado, e il professor Marco Cangiotti, direttore del Dipartimento di Economia, Società e Politica dell’Università di Urbino, terranno una lettura tra antropologia e teologia dal titolo A sua immagine. Se Dio creò l’uomo a sua immagine (Genesi 1,27) qual è l’immagine originaria? Giovedì 14, alle 18, Il mito del diverso, incontro con la professoressa Maria Elisa Micheli, docente di Archeologia Classica all’Università di Urbino, per un approfondimento su «accolti e rifugiati tra linguaggio e colore della pelle nel mondo antico»; venerdì 15, alle 18, il dottor Massimo Mazini, psichiatra e psicanalista di Pesaro, il dottor Lorenzo Flori, psicoterapeuta, e la professoressa Elisabetta Pascucci, docente di Lingua e letteratura inglese, si confrontano su Le ombre dei volti; venerdì 15, alle 21, si svolgerà il workshop su Uno sguardo sull’obiettivo, a cura dell’associazione culturale di Fano “Centrale fotografia”, coordinato dal direttore Marcello Sparaventi, con gli interventi dei professori Massimo Bini, Claudio Cesarini e Silvia Cuppini; giovedì 14 e venerdì 15, al mattino, le scuole medie superiori di Urbino incontreranno la professoressa Manuela Pigliarecci, docente del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Urbino, su gli ideali dell’integrazione europea.

Tutti gli appuntamenti sono a ingresso libero e si svolgono allo Studio Mjras, in via Tomassini n° 7 A (zona Punto Verde). Al termine viene offerto sempre ai partecipanti un aperitivo con prodotti di stagione del territorio.

di r.u.