Pesaro, la vita è peggiorata. Ecco perché

Il report sulla qualità della vita del Sole 24 ore

La palla di Pomodoro e il villino Ruggeri, due simboli di Pesaro

La palla di Pomodoro e il villino Ruggeri, due simboli di Pesaro

Pesaro, 12 dicembre 2016 - Saremo pure felici di vivere in una provincia bella, dove la coesione sociale ci sta tenendo al riparo dai fenomeni socio-economici più dirompenti di questo scampolo di crisi. Ma è ormai un dato di fatto che le opportunità oggettive di vivere bene nel territorio di Pesaro-Urbino stiano lentamente, ma inesorabilmente, peggiorando.

A dirlo è il rapporto del Sole 24 Ore sulla qualità della vita, nel quale Pesaro si piazza 78esima con 511 punti perdendo, rispetto all'anno 2015, ben 11 posizioni. Nelle Marche meglio di noi fanno Ancona (54esimo posto), Ascoli (64) e Macerata (70).

A trascinare in basso la provincia bella nella classifica ancora la sanità, che ci vede al centesimo posto rispetto al 96esimo di un anno fa, è l'occupazione. Se per l'indice di occupati generale veleggiamo a metà classifica (59esimo posto), preoccupa il dato del settore under-35, dove appena 34 giovani su 100 risultano avere un lavoro.

Per contro, va segnalato un risveglio d'imprenditorialità (19esimo posto) e di propensione agli investimenti (29esimo posto). Insomma, c'è tanta voglia di recuperare una situazione economica in sofferenza che si riverbera sul Pil (22.938 euro il reddito medio pro-capite) e sulla capacità di restituire i prestiti (107esimo posto, con 5700 euro medi pro-capite di insoluti)