Sabato 20 Aprile 2024

Fondano 'psico-setta' per vivere senza malattie: nei guai due pesaresi

Otto in totale le persone denunciate per associazione a delinquere finalizzata all’esercizio abusivo della professione di medico, di psicologo e di psicoterapeuta

La polizia in azione

La polizia in azione

Pesaro, 14 gennaio 2015 - Avevano fondato una “psico-setta” che si proponeva di migliorare la vita delle persone riattivando l’uso di particolari onde del cervello, le Onde Delta, ma nessuno di loro era quello che dichiarava di essere, ossia medici, psicologi e piscoterapeutici. E’ successo a Nuoro, in Sardegna, dove la Polizia di Stato ha denunciato a piede libero otto persone per associazione a delinquere finalizzata all’esercizio abusivo della professione di medico, di psicologo e di psicoterapeuta.

Una donna, architetto, di 47 anni, di Orgosolo e il suo compagno di Pesaro, di 42 anni, entrambi residenti a Pesaro, hanno costituito da quasi cinque anni una psicosetta, chiamata Onde Delta, che si proponeva di migliorare la vita delle persone riattivando l’uso di particolari onde del cervello, denominate appunto Delta. Tutte pratiche intangibili, descritte in pagine e pagine di siti internet e di libri venduti on line, nelle quali si descrivono concetti filosofici fai da te e principi di ascesi dalla vita reale: tutto al prezzo di costose somme pagate da centinaia di persone per frequentare i corsi e le sedute di psicoterapia di gruppo.

I due indagati, con altre sei persone che partecipavano e ricoprivano ruoli organizzativi nell’associazione a delinquere, proponevano corsi di training a pagamento in tutta Italia. Nuoro, Olbia, Milano, Treviso, Pesaro, Rimini, Roma, Bolzano, e due grandi città del Brasile, queste le principali sedi degli incontri, che avvenivano in appartamenti privati o alberghi.

Qui si svolgevano corsi di psicoterapia di gruppo ai quali partecipavano dalle trenta alle settanta persone. La quota di iscrizione variava dai 250 ai 300 euro. Le indagini della Squadra Mobile di Nuoro sono iniziate nel gennaio 2013 con la raccolta di testimonianze di alcune vittime e di alcuni adepti fuoriusciti. Testimonianze e segnalazioni sono giunte anche a Roma alla Squadra anti-sette del Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato. Testimonianze difficili ovviamente perché nessuno ammette con facilità di essere stato raggirato.

Tra le vittime casalinghe, impiegati, liberi professionisti e, per ammissione in un’intervista sul web della stessa fondatrice della psicosetta, l’architetto di Orgosolo, anche gente del mondo dello spettacolo. Ingenti somme versate per lo più in contanti o in assegno per aver diritto a conoscere la “miracolosa” nuova dottrina. L’architetto e il suo compagno, leggevano il passato e il futuro della vita dei partecipanti ai corsi, arrivando a diagnosticare blocchi psicologici e sessuali che consigliavano di curare anche con rapporti extraconiugali. Alcuni hanno addirittura lasciato il lavoro su indicazioni dei due, altri si sono indebitati gravemente per aderire ai corsi.

In alcuni casi proibivano l’uso di farmaci prescritti anche per gravi patologie, assicurando di aver guarito persone esclusivamente con l’uso delle Onde Delta. E’ infatti convincimento dell’indagata che “la malattia non esiste realmente ma è una creazione della mente data da convinzioni. Ero certa che se noi fossimo riusciti a toglierci quelle convinzioni, avremmo potuto vivere in un mondo senza malattie”. La fondatrice della setta e il suo compagno consigliavano l’uso di Ibogaina, Efedrina e metadone con lo scopo di riequilibrare le onde delta e migliorare le funzioni della vita quotidiana rinnovata da questa esperienza.

Si tratta in realtà di pericolose sostanze, alcune con effetti allucinogeni, in grado cioè di alterare gli stati di coscienza e a innescare una serie di processi mentali che portano gli adepti a credere nelle reali potenzialità della “dottrina” inventata dall’architetto di Orgosolo. La Polizia di Stato ha posto sotto sequestro e oscurato anche i siti web della setta, come disposto dal GIP di Nuoro, su richiesta del P.M. Giorgio Bocciarelli, titolare dell’indagine.