Tennis, le radici marchigiane di Camila Giorgi

La campionessa di tennis protagonista in Fed: i suoi anni da bambina tra Macerata e Pesaro

Camila Giorgi, 23 anni, numero 31 della classifica Wta nel match perso con Venus Williams agli Australian Opne

Camila Giorgi, 23 anni, numero 31 della classifica Wta nel match perso con Venus Williams agli Australian Opne

Pesaro, 8 febbraio 2015 - Camila Giorgi protagonista in Fed, argentina di famiglia, è nata a Macerata nel 1991 e ha sempre ribadito di sentirsi italiana: «Ho viaggiato molto ma sono italiana».

D’altra parte il padre era arrivato nelle Marche dall’Argentina come tanti altri emigranti di ritorno in quegli anni.

Cinque passati a Macerata con i 4 figli e poi il trasferimento a Pesaro, quando Camila aveva solo 5-6 anni.

Il fratello Leandro si allenava al Circolo Tennis Pesaro a Baia Flaminia con il maestro rumeno Catalin. Proprio quest’ultimo, secondo i racconti dei frequentatori del circolo, fu il primo ad indicare al padre Sergio la piccola Camila come una possibile campionessa.

Lei accompagnava il fratello e ogni domenica faceva scambi impressionanti per i suoi 5-6 anni. Si narra che anche Adriano Panatta in quegli anni abbia pronosticato un futuro radioso per lei, paragonandola ad Agassi.

La permanenza a Pesaro è durata poco più di un anno poi è cominciato il nomadismo con il padre Sergio: Como, Milano, Miami, Valencia, Maiorca, Parigi. Poi Nick Bollettieri, il creatore dei campioni, a Miami.

Un padre allenatore (anche in Fed con Barazzutti che lo ha lasciato lavorare sul court) che le ha insegnato molto: «A Macerata vorrei tornare, mi piacerebbe, in fondo sono nata lì e ci sono rimasta fino a 5 anni», ha detto qualche mese addietro la campionessa, ora al 31° posto del ranking in continua salita. «Di argentino ho la grinta, che mi ha passato mio padre che ha combattuto alle Malvinas», ha confessato a La Stampa mesi fa.

Ora è davvero sulla cresta dell’onda dopo una Fed da protagonista: «Se gioco concentrata è difficilissimo resistermi». Ce l’ha fatta Venus Williams agli Australian Open, non Flavia Pennetta. L’argentina di Macerata ci darà altre soddisfazioni, a noi e all’Italia. In fondo ha faccia tosta. Nel 2006, a 15 anni, dichiarò: «Il mio slam da sogno è Wimbledon, gli idoli Martina Hingis e Roger Federer, sarò numero 1 del mondo e mio padre sarà ancora il mio allenatore». Capito?