Gradara (Pesaro e Urbino), 9 dicembre 2014 - Fanano Bassa. Titolo: «L’albero del Buon Auspicio». Un grosso gufo «per proteggerci da invidia e negatività» ed un festone lungo diciotto metri con tanti “scacciapensieri” attaccati «a voler richiamare un po’ di fortuna da regalare senza riserve».
Più che un addobbo, l’albero allestito dai residenti di Fanano Bassa serve da propagatore di ottimismo e buone speranza.
Tra i progettisti fa l’en plein il genere femminile (Antonella, Sabrina, Pina, Irene, Laura, Carla, Rosa) mentre l’età varia dai 30 ai 70 anni.
Come dei charms gufi, cuori, ferri di cavallo, quadrifogli e farfalle si snodano tra i rami di abete grazie al festone «fatto con i coprimacchia verdi scartati da un ristorante – dice soddisfatta Antonella Paolini – e imbottito di tnt». Che non è il tritolo, ma il “tessuto non tessuto” tanto amato dagli hobbisti. La scelta dei pendagli non è per niente casuale, ma il frutto di una ricerca fatta appositamente dagli artefici, sull’efficacia dei vari amuleti.
«Ognuno potrà scegliere quello che ama», continua Paolini, l’importante è che la fortuna da qualche parte arrivi. «Gli addobbi sono proprio ben fatti» osserva la consigliera comunale Mariangela Albertini, tra le ideatrici della gara di alberi di Natale. Il segreto è nell’abilità della sarta del gruppo, che con grande pazienza ha rifinito tutti i pendenti con il punto ricamo detto “festone”. I lavori sono iniziati da metà ottobre: se le donne si sono spese nelle attività più creative, gli uomini hanno dato il contributo per gli interventi pratici. Da sempre grande amico dell’albero di Fanano è don Germano che presta una sala dell’oratorio quale laboratorio. Chi andrà a trovare l’albero di Fanano Bassa troverà curiosità sulla natura di alcuni tra i simboli di buon augurio tra più diffusi.
s. v. r.