Assedio di Gradara, uno spettacolo pirotecnico da sogno

Rievocato lo scontro tra Sforza e Malatesta

L’assedio al castello di Gradara prima dell’inizio dei fuochi d’artificio (Fotoprint)

L’assedio al castello di Gradara prima dell’inizio dei fuochi d’artificio (Fotoprint)

Gradara (Pesaro e Urbino), 24 luglio 2016 - Fuochi pirotecnici che superavano i cento metri di altezza, musica sincronizzata e una scenografia da sogno. Si è presentato così ieri sera l’Assedio di Gradara, rievocazione storica dello scontro che avvenne 1446, dopo 40 giorni di battaglia, quando ci fu la ritirata di Francesco Sforza a favore di Sigismondo Pandolfo Malatesta.

La manifestazione dal 2008 ha una cadenza biennale, ed è arrivata alla ottava edizione.

«L’Assedio al Castello di Gradara quest’anno è piaciuto particolarmente: effetti nuovi e spettacolari, sincronismo perfetto con la musica grazie alla nuova tecnologia satellitare e soprattutto interminabili» dice Andrea De Crescentini, presidente di Gradara Innova.

«Tutti fattori che nel tempo l’hanno portato a diventare tra gli spettacoli più grandi e belli in Europa».